CICLOGENESI MEDITERRANEA – L’anticiclone europeo ha dominato la scena praticamente per l’intera settimana, ma ora la sua roccaforte si è andata a restringere sulle nazioni più settentrionali del Continente. L’immagine satellitare mostra una maggiore presenza di ammassi nuvolosi sulle aree centrali e meridionali, ma è in ambito mediterraneo che si trova il fulcro di una circolazione perturbata più organizzata. Una ciclogenesi si va infatti rapidamente approfondendo ad ovest dell’Italia, come conseguenza dell’irruzione di un vortice freddo in quota attualmente collocato sul sud della Francia, in corrispondenza del Golfo del Leone. In seno a tale depressione si scontrano masse d’aria diverse, le prime più fredde richiamate dall’Est Europa e quelle molto più temperate di matrice afro-mediterranea, che contribuiscono ad alimentare il sistema perturbato.
PEGGIORAMENTO SULL’ITALIA -La perturbazione tende ad avanzare molto lentamente da ovest e sono essenzialmente le regioni di Nord-Ovest, la Sardegna e la Toscana a risentirne in misura più diretta. Sul resto della Penisola hanno invece prevalso le schiarite, specie sulle regioni adriatiche e su quelle meridionali. Le temperature, in virtù dei venti che si vanno disponendo meridionali, hanno subito degli aumenti, con punte anche di 18 gradi in Sardegna. Sull’Isola stessa sono però giunte in giornata le prime precipitazioni legate all’avamposto della perturbazione: si tratta di fenomeni per il momento ancora sporadici, ma già nelle prossime ore il maltempo diverrà più marcato. Stessa cosa per quanto concerne la Toscana e l’estremo Nord-Ovest, con primi fenomeni destinati ad accentuarsi e divenire a carattere persistente per la giornata di domenica.
FORTE MALTEMPO DOMENICA – Conferme ulteriori sulla fase perturbata che, già nelle prossime 24 ore, coinvolgerà gran parte del Centro-Nord e la Sardegna. Le nostre regioni si troveranno sul bordo ascendente della depressione che risulterà centrata a ridosso della Sardegna. Questo determinerà il richiamo di masse d’aria umide cariche di precipitazioni. E per le Alpi Occidentali è attesa davvero tantissima neve.