Non sarà certo, per la data riferita alla scadenza della carta delle ECMWF sopra riportata, un affronto alla stagione di transizione, ma un segnale importante in riguardo alle modalità e ripartizioni bariche sul comparto europeo.
L’attività dell’Atlantico anticiclone, sin’ora molto adagiata lungo i paralleli, sembra subire i primi “sussulti” che, probabilmente ed entro la fine del mese corrente, porteranno le prime avvezioni “fresche” sulla nostra Penisola.
Al momento le Ensemble dei vari modelli lungo raggio ci mostrano segnali non chiari, mentre disegnano una decisa fluttuazione delle aree anticicloniche disposte più in linea ai meridiani.
Alla quota di 500 hpa, come mostra la carta riportata, si legge un promontorio “orario”, onda dinamica, che riesce a spingersi tra l’Islanda e la Norvegia creando un’interessante ondulazione della circolazione antioraria a ridosso delle aree polari (insieme depressionario multicomplesso che rimarca una prima azione decisa del vortice polare). Sul settore dell’Europa centrale si genera un cavo d’onda, appartenente alla saccatura della circolazione depresionaria principale, che porterebbe i primi apporti “freddi” (non parliamo di freddo nella vera accezione del termine) verso l’Europa centro settentrionale.
Per il momento è obbligatorio un “pit-stop” previsionale, poiché non si riesce ad estrapolare, nonostante le ottime frequentazioni sul lungo raggio, se la situazione sarà del tutto transitoria o avrà un seguito molto più interessante.
Possiamo concludere o rimandare il tutto al prossimo appuntamento, quando l’attuale probabilità circa questo primo evento “spiccatamente autunnale” avrà maggior fluidità nella lettura.