Il Sole sta lentamente abbassandosi sull’orizzonte, e notiamo così la presenza dei primi segnali dell’entrante stagione meteorologica invernale, almeno alle latitudini settentrionali del nostro Pianeta.
Ci sono i primi sotto zero sulla Siberia nord orientale (ieri -10°C ad Ojmjakon), e la comparsa di isoterme inferiori ai -20°C ad 850 hPa sulla Groenlandia.
Ma anche in Canada il clima si sta rapidamente raffreddando, come dimostra la bufera di neve che ha colpito, nella giornata di ieri, 13 settembre, le montagne dello Stato dell’Alberta..
Tutto questo a causa della formazione di una profonda depressione centrata sulla parte nord orientale canadese, prodroma della bassa pressione che, nel corso dei mesi invernali, è quasi stazionaria in quella zona.
Grazie ad una contemporanea rimonta anticiclonica sulle coste meridionali dell’Alaska, aria artica è scesa sulla parte centro-occidentale canadese, ed isoterme che hanno sfiorato i -5°C hanno interessato la parte settentrionale dello stato dell’Alberta, provocandovi una pesantissima bufera di neve.
E’ caduto più di mezzo metro di neve, in alcune zone, paralizzando il traffico e lasciando senza corrente elettrica quasi 4 mila abitazioni, sorprendendo così anche i canadesi, non avvezzi ad un inizio di inverno così anticipato.
Questa notte, alle ore 00 UTC, l’aeroporto di The Pas, ha misurato +1°C a 1386 metri di altezza, con venti furiosi ad oltre 70 kmh, ma i valori più bassi di temperatura toccati nel Canada si misurano comunque più a nord, a Baker Lake, con -9°C a 1316 metri di quota, ed a Hall Beach, con -12°C.
Tutto questo mentre città statunitensi come Chicago o New York ancora mostrano massime elevate di 31 -32°C, e la stessa Montreal, situata sulla parte sud orientale canadese, mostra temperature di +29°C.