A grandi linee l’evoluzione dei prossimi giorni resta confermata in particolare l’assenza delle grandi piogge primaverili sul territorio del Nord Ovest e con temperature notevolmente oltre la media del periodo su buona parte della Penisola.
Andando a vedere l’evoluzione, a 500 hPa nei prossimi giorni un massimo di Geopotenziali con valori piuttosto alti per il periodo stazionerà sull’Europa Centrale a Nord delle Alpi. Questo massimo anticiclonico verrà sostenuto da un ponte anticiclonico con l’Hp Subtropicale ed interesserà direttamente la Penisola Italiana. Nel frattempo la goccia fredda presente sulla Penisola Iberica tenderà a spostarsi un po’ verso Ovest per posizionarsi a Sud Ovest della Sardegna e da domani interesserà in maniera maggiore la Sardegna e da sabato anche una parte del Sud Italia. Da lunedì sembra possibile l’esaurimento della goccia fredda, mentre il ponte anticiclonico Subtropicale continuerà ad interessare l’Italia. Con questa configurazione barica, le correnti sull’Italia tenderanno generalmente a provenire dai quadranti Sud Orientali.
Al suolo fino a martedì prossimo avremo i massimi anticiclonici che dalla Svizzera si sposteranno verso la Danimarca e poi verso la Polonia e la Romania. Nel frattempo avremo vari nuclei depressionari stazioneranno sul Nord Africa; questo farà sì che su tutta Italia le correnti tenderanno a provenire generalmente dai quadranti orientali con una parziale componente meridionale.
Vista l’evoluzione barica, sul Nord Ovest fino a martedì il tempo probabilmente sarà abbastanza bello anche se sarà disturbato dal passaggio di alcuni banchi nuvolosi e da una debole instabilità pomeridiana sulle Alpi. Tale instabilità provocherà in particolare tra domani e venerdì alcuni piovaschi o rovesci in particolare sulle Alpi Marittime, Alpi Cozie e zone limitrofe (in particolare il cuneese).
Sul Nord Est fino a martedì probabilmente il tempo sarà abbastanza bello, anche se sulle zone Alpine e sull’Appennino potrebbe esserci un’instabilità pomeridiana in grado di dar vita ad una cumulogenesi che probabilmente non sarà in grado di provocare precipitazioni.
Sul Versante Tirrenico probabilmente avremo un tempo abbastanza buono fino a martedì anche se sarà disturbato dal passaggio di banchi nuvolosi. Tra sabato e domenica avremo anche una temporanea accentuazione dell’instabilità con il passaggio di banchi nuvolosi in grado di provocare qualche rovescio sparso in particolare sul Basso Versante Tirrenico. Sulla Sardegna oggi tempo abbastanza bello, ma da domani tornerà ad essere instabile con schiarite alternate ad annuvolamenti in grado di produrre rovesci e temporali sparsi localmente intensi.
Su tutto il Versante Adriatico tra oggi e martedì avremo un tempo bello solo temporaneamente disturbato da una cumulogenesi pomeridiana sulla dorsale Appenninica, cumulogenesi che probabilmente non sarà in grado di produrre precipitazioni.
Al Sud fino a venerdì il tempo sarà abbastanza bello, anche se sarà possibile una cumulogenesi pomeridiana sulle zone montuose che non sarà in grado di produrre precipitazioni. Da sabato l’instabilità tenderà ad accentuarsi con schiarite alternate ad annuvolamenti in grado di provocare rovesci e temporali sparsi localmente anche intensi più probabili sulla Sicilia e Calabria Tirrenica.
Nell’aggiornamento di sabato vedremo se verrà confermata questa evoluzione che comunque risulta gestita dai movimenti non facilmente prevedibili della goccia fredda ora presente sulla Penisola Iberica.
Termicamente, nei prossimi giorni, le temperature su buona parte dell’Italia saranno oltre la media in particolare al Nord. A 850 hPa (con l’altezza del geopotenziale nella libera atmosfera mediamente intorno a 1500mslm) le temperature tenderanno a restare stabili su tutta Italia tra +9 e +5°. Punte massime altre i +10° potrebbero registrarsi sulle Alpi, sulla Sicilia, sulla Sardegna e sulle Coste Adriatiche.
Questa settimana sarà ideale per effettuare le pratiche agricole del periodo su buona parte del Nord Ovest, solo sul Cuneese il tempo potrebbe parzialmente impedire, in particolare tra domani e venerdì, lo svolgimento indisturbato di tali pratiche. Da segnalare il ritardo del primo allagamento delle risaie a causa della carenza di acqua. Inviterei anche a chi ha la tradizione di bruciare l’erba secca dell’anno scorso sui prati sulle zone Alpine di lasciar perdere questa usanza in quanto tende ad impoverire il suolo con la perdita di sostanza organica.