Negli ultimi anni ci eravamo abituati a vivere un clima invernale fino alla seconda decade di marzo. Ancora rimangono limpidi ricordi soprattutto del 2004 e del 2005 anni in cui l’inverno ha dato il meglio di sé tra fine febbraio e inizio marzo; anche lo scorso anno dopo una piccola parentesi mite a metà febbraio l’inverno è tornato alla grande tra fine febbraio e metà marzo.
Quest’anno invece le cose vanno diversamente, il trend climatico rimane sopra le righe e in aggiunta c’è il normale innalzamento delle temperature con l’avanzare della stagione, perciò nell’ultima settimana nella regione si è vissuto un bell’anticipo di primavera come non lo si vedeva da qualche anno.
Le prime fioriture sono già avvenute come quella del mandorlo, mentre molti alberi hanno già le gemme fresche pronte a germogliare nel caso la situazione climatica continui con questo andamento; i prati sono rigogliosi di fiori tra i quali margherite e occhi della madonna mentre le viole più esposte al sole stanno già svanendo.
Una situazione termica che è diventata “quasi” una normalità climatica dell’inverno appena trascorso. Dopo che febbraio era iniziato con uno dei pochi periodi in media le temperature medie si ritrovate ancora una volta 3/4° sopra la media del periodo. Nell’ultima settimana brinate e gelate sono rimaste appannaggio delle montagne mentre in pianura a fatica si è scesi sotto i 2°, di giorno le massime hanno toccato tranquillamente i 14°, in alcune località si sono superati addirittura i 17°.
In conclusione
L’inverno avulso che si è vissuto in questi mesi ha chiuso i battenti con una settimana in anticipo, godiamoci questo clima mite anche se per il futuro sceglierei volentieri un quadro climatico in media dopo 10 mesi ricchi di anomalie.