Possono pure andare per avvocati gli albergatori, ma la situazione dell’atmosfera continua a essere favorevole a condizioni tra il variabile e il perturbato, con fasi di marcato maltempo, come quello che oggi interessa, o sta per interessare, Sardegna (soprattutto), nordovest e Toscana (ma che va estendendosi a tutto il paese), alternate a intervalli di variabilità, durante i quali la distribuzione delle nubi e delle precipitazioni sul territorio è scarsamente prevedibile con 48-72 ore di anticipo. Notevole è infatti la complessità del territorio italiano e diversissimi gli effetti che può produrre sulle diverse regioni un anche minimo cambiamento di traiettoria dei fronti di matrice afro-mediterranea.
Ciò non toglie che il previsore, in queste situazioni, non può davvero annunciare “cielo sereno o poco nuvoloso” e dovrà, nell’ambito di una previsione nazionale inevitabilmente sintetica, rifugiarsi quasi necessariamente in formule includenti il concetto di variabilità. L’equivoco viene spesso dall’interpretazione giornalistica, dove la previsione con la nuvoletta e la goccia d’acqua possibili, diventano talvolta “ombrelli aperti su tutta l’Italia”.
In queste ore la pressione è in calo sulle regioni occidentali italiane e le isole maggiori, per l’approssimarsi di un minimo depressionario proveniente dal Mediterraneo Occidentale. Tale minimo risucchia aria nordatlantica che scende verso la penisola iberica e questo non lascia ben sperare in un rapido ristabilimento del tempo una volta che sarà transitato.
Infatti domani, sabato 17 aprile, il minimo si sarà portato sulle regioni centrali, per cui il grosso del maltempo sarà sul nordest e su alto e medio Adriatico (ma il tempo non sarà buono neppure sul resto del paese, salvo forse su Piemonte, Val d’Aosta e Ponente ligure), ma nel frattempo l’aria fredda avrà raggiunto il nord dell’Algeria, scavando una nuova depressione pronta a riportare un vistoso peggioramento domenica 18 sulle isole maggiori, in estensione al resto del sud. Domenica sera un nucleo freddo porterà un peggioramento anche sul nordovest, mentre tutto il sud, e parte del centro, saranno coinvolti nella nuvolosità che si muoverà intorno a un profondo minimo sulla Sicilia, foriera di piogge anche localmente intense.
Dal punto di vista termico la circolazione meridionale porta un inevitabile moderato aumento (ma solo nel sud della Sicilia e Sardegna si supereranno quei 10°C a 850 hpa che peraltro già ora abbiamo sul cagliaritano), quindi la quota neve che oggi è sui 1500 metri sulle Alpi e l’Appennino Ligure e sui 1700 sull’Appennino Tosco-Emiliano, salirà di un 3-400 metri domani, per poi nuovamente scendere sulle Alpi Occidentali domenica sera/notte con l’arrivo del nucleo freddo.
Sabato 17 aprile al nordovest residue piogge mattutine, miglioramento nel pomeriggio. Più chiuso il tempo su est Lombardia, Emilia e Triveneto con precipitazioni sulle pianure e sull’Appennino. Più asciutto sulle Alpi centro-orientali. Brevi nevicate oltre i 1900-2000 m. Dal pomeriggio schiarite ampie su Val d’Aosta, Piemonte e Riviera di Ponente. Venti deboli, qualche rinforzo da nord sulla Liguria. Temperature in lieve aumento.
In mattinata, nubi estese sulle regioni centrali con piogge moderate. Qualche temporale lungo il Tirreno. Nel pomeriggio miglioramento sulla Sardegna con schiarite sempre più ampie; nella notte, cessazione dei fenomeni anche sul Lazio. Venti prevalentemente tra ovest e sudovest, tra deboli e moderati (temporanei rinforzi sulla Sardegna meridionale), e temperature stazionarie.
Sulla Sicilia ampie schiarite sin dal mattino. Sulle altre regioni nuvolosità irregolare con piogge intermittenti, qualche temporale sulla Puglia. Nel pomeriggio miglioramento sulle regioni tirreniche, in estensione aIle altre regioni in serata. Venti moderati, localmente forti (specie su Sicilia occidentale), di libeccio e temperature stazionarie.
Nuvolosità irregolare domenica 18 aprile al nord, con brevi rovesci su Piemonte, ovest Lombardia e arco alpino, specie nel pomeriggio. Maggiori schiarite su Emilia e Triveneto. Tra il tardo pomeriggio e la serata, peggioramento sul nord-ovest. Venti deboli, rinforzo da SW in serata su Alpi occidentali. Temperature in ripresa, poi in calo al nordovest nella notte su lunedì.
Inizialmente variabile sulla Sardegna, ma con rapido peggioramento a partire dal sud, con piogge e temporali localmente intensi, con attenuazione dei fenomeni in serata. Altrove, iniziale variabilità con deboli piogge sull’Appennino, ma con aumento delle nubi al pomeriggio su Toscana e Lazio, con rovesci a partire dalle coste. Verso sera peggioramento con prime piogge anche su Umbria, sud Marche, Abruzzo e Molise. Vento da W, tra moderato e forte in Sardegna, debole altrove. Temperature stazionarie, con incipente calo su Sardegna e regioni tirreniche.
Nubi in aumento al sud a partire da ovest con piogge moderate in estensione a tutte le regioni nel pomeriggio. Sulla Sicilia, temporali anche di forte intensità. Rovesci sulle coste tirreniche. Miglioramento sul trapanese in serata. Venti moderati occidentali, in rotazione a sud sulla Sicilia. Temperature in lieve calo sui versanti occidentali della penisola.
Lunedì ancora variabilità perturbata su tutta Italia con piogge e temporali possibili ovunque, specie nel pomeriggio. Qualche schiarita in più lungo le coste. Temperature stazionarie.
DOVE ANDIAMO
Sul sito dell’attuale Ragusa, Hibla Heraia fu roccaforte dei Siculi, arretrati nell’interno, ai tempi della Magna Grecia. Oggi Ragusa Ibla, derivante senza discontinuità dall’antica, è la parte orientale della città siciliana, allungata tra due ripidi valloni alle pendici meridionali dei Monti Iblei, intorno ai 500 metri. Il suo aspetto è barocco, dopo che la vecchia nobiltà feudale la volle ricostruita su se stessa, con l’intervento qualificante dell’architetto siracusano Rosario Gagliardi, sulle rovine del sisma del 1693. Più a ponente, Ragusa Superiore è la città settecentesca che la nobiltà agricola volle, costruita in ordinata scacchiera, dopo lo stesso evento, Tre ponti, costruiti nei sec.XIX-XX, collegano Ragusa Superiore agli ampliamenti più recenti, siti più a meridione.
Abbiamo due nuclei storici ben definiti e differenti tra loro. Elemento di unione tra di essi, entrambi caratterizzati dall’aspetto barocco, è la lunga scalinata che collega le due città, comuni autonomi fino al 1926.
La cucina è quella classica siciliana, con i numerosi piatti di pasta conditi con le verdure (broccoli, melanzane, piselli), ma anche i maccheroni con le sarde, il nero di seppie e i frutti di mare, la pasta ‘ncasciata (timballo di maccheroni riccamente condito). Ricordiamo poi il coniglio selvatico in umido preparato con capperi, sedano, olive bianche. Rinomati anche i prodotti caseari, come pecorini e ricotte. La pasticceria ragusana ricalca quella siciliana, con i dolci di marzapane, la cassata, la spongata, le “conchiglie” (pasta foggiata a conchiglia e riempita con marmellata di cedro). Vino Doc della provincia il rosso Cerasuolo di Vittoria.
Ragusa Superiore è città settecentesca a scacchiera, con lunghe vie parallele e scenografici prospetti di palazzi tardobarocchi. Al margine est, dove inizia il lungo Corso Mazzini, che scende serpeggiando, si apre il suggestivo scenario su Ibla, nucleo inferiore della città. Corso Italia è l’asse principale del nucleo urbano. Vi affaccia il Palazzo Bertini (fine ‘700), riconoscibile per i caratteristici mascheroni grotteschi. Altro bell’edificio barocco è Palazzo Zocco, sul parallelo Corso Vittorio Veneto.
La Cattedrale (1706-90) domina da un’ampia terrazza la ampia Piazza San Giovanni. Notevole la monumentale facciata, abbondantemente ornato di stucchi l’interno. Interessante il materiale raccolto nel Museo Archeologico Ibleo, in cui spiccano reperti dell’età del Bronzo e la sezione dedicata a Camarina, i cui scavi sono visitabili presso Vittoria.
Santa Maria delle Scale si incontra lungo Corso Mazzini, scendendo cioè verso Ibla. La chiesa è stata fondata nel sec.XIII ma ricostruita dopo il 1693. Da essa parte la pittoresca scalinata (Le Scale) per scendere, tra rampe, contrafforti ed edifici barocchi, a Ibla.
Stretti vicoli e suggestive scalinate alle falde dell’antico kasr arabo, poi castello normanno (distrutto dal sisma più volte nominato) caratterizzano Ibla. Scendendo dalle Scale o da Corso Mazzini si entra in questa parte della città da Piazza della Repubblica, dominata dalla Chiesa del Purgatorio, dal ricco portale barocco.
Ma il trionfo del barocco è il Duomo di San Giorgio, progettato nel 1739 dal Gagliardi, che domina la Piazza del Duomo da una scenografica scalinata, divergente rispetto all’asse della piazza. Ha una facciata imponente, con torre campanaria convessa al centro, e una cupola neoclassica del 1820. Nella vicina Piazza Pola, San Giuseppe, attribuita anch’essa al Gagliardi o alla sua scuola, ha un vivace prospetto barocco e un interno ellittico decorato da stucchi.
San Francesco all’Immacolata, al margine settentrionale dell’abitato, è stata rifatta barocca dopo il terremoto, ma conserva un bel portale gotico della chiesa originaria.
Infine, al limite orientale di Ibla, il Giardino Ibleo, giardino pubblico realizzato nel sec.XIX, al cui interno sono San Giacomo Apostolo e, all’angolo sudest, la Chiesa dei Cappuccini Vecchi.
17 km a sudovest di Ragusa, interessante il Castello di Donnafugata, eretto nella seconda metà dell’800, ispirandosi al gotico veneziano. Vasto parco, con grotte artificiali, fontane e giochi d’acqua.
In provincia, Modica ha, come il capoluogo, aspetto barocco conseguente alla ricostruzione dopo il terremoto del 1693. Ospita un gioiello di architettura: la scenografica facciata settecentesca di San Giorgio, attribuita al Gagliardi. La Chiesa si trova nella parte alta dell’abitato, al sommo di una scenografica scalinata, ed è caratterizzata da facciata a torre e ricco interno a cinque navate. Interessanti anche le chiese di San Pietro (con fastosa facciata, al sommo di una scalinata con statue degli Apostoli) e Santa Maria di Betlem.
Altri centri interessanti della provincia Comiso, altro centro che ha ricevuto un’impronta barocca con la ricostruzione dopo il 1693, e Vittoria, nelle cui vicinanze si trovano gli scavi di Camarina, città fondata nel 598 a.C. dai Corinzi di Siracusa e distrutta dai Romani oltre tre secoli dopo.
Questo fine settimana non sarà dei migliori per il tempo a Ragusa. Sabato avremo nuvolosità irregolare, con rischio medio-basso di piogge e vento tra ovest e sudovest anche piuttosto sostenuto in serata, mentre la temperatura minima sarà sui 14°C e la massima intorno a 20°C. Peggioramento domenica, quando il cielo passerà dalla nuvolosità variabile del primo mattino al coperto del mezzogiorno, per lasciar cadere pioggia nel pomeriggio/sera. Probabile anche qualche temporale. Temperature 12°/20°C la minima e la massima, venti moderati meridionali.