Nonostante il maggio secco, resta nella norma la piovosità primaverile, e questo è importante per un Paese come il nostro, dove la piovosità di questa stagione è fondamentale per rimpinguare le falde idriche in vista di un periodo estivo durante il quale piove normalmente molto poco.
La Primavera 2009 si è conclusa infatti con uno scarto pluviometrico positivo del 5% circa.
Le uniche zone nelle quali è piovuto in quantità inferiore alla norma, di circa il 25-50%, sono state la Toscana meridionale ed il Lazio settentrionale, ed anche il nord della Sardegna.
Altrove gli scarti positivi hanno raggiunto il +25% sul Nord Ovest, ed il Centro Sud italiano.
Per quello che riguarda le temperature, esse sono state piuttosto elevate.
Con uno scarto positivo di +1,76°C, la Primavera 2009 si pone al 4° posto tra le stagioni primaverili più calde dal 1800 ad oggi.
Marzo è stato il mese più “fresco”, con uno scarto termico di soli +0,59°C, mentre poi è stato un crescendo termometrico, con Aprile fermatosi a +1,76°C, e Maggio a +2,92°C.
La Primavera più calda resta comunque quella di due anni fa: nel 2007, infatti, lo scarto termico positivo raggiunse i +2,32°C.
Anche in questo caso, come nel mese di Maggio, il maggiore scarto termico lo si è misurato con le temperature massime, superiori alla norma di +2,01°C (6° Primavera più calda dal 1800).
Invece più contenuto lo sbalzo in avanti delle temperature minime: +1,55°C (5° posto tra le Primavere più calde dal 1800 ad oggi).