Le temperature delle zone artiche sono attualmente nella norma stagionale, presentando solo alcune piccole oscillazioni dalla media di giorno in giorno.
Sul nostro Polo i valori termici sono di 5-6°C circa al di sotto dello zero, nelle aree cimrcumpolari, come alle Spitzbergen, o sulla Penisola di Kara, si toccano temperature di poco sotto lo zero di notte, e di circa +4°/+5°C durante il giorno.
Il posto più freddo è il Mare Artico che lambisce la Siberia settentrionale: qui ci si avvicina ai 7-8°C sotto lo zero, stante anche la presenza di isoterme che sfiorano i -15°C ad 850 hPa (circa 1400 metri di quota).
Dal lato opposto, notiamo che l’Alaska gode ancora di alcuni tepori estivi, con temperature massime che raggiungono anche i +14°/+15°C, grazie all’azione di una profonda depressione oceanica che convoglia aria calda da sud.
Tale depressione è in grado di rinforzare un anticiclone che ha preso piede sul Canada centrale, tanto da portare a massime di +16°C perfino sulla zona settentrionale dello Yukon.
Qui le temperature sono di 10-13°C superiori alla norma stagionale.
Tuttavia, sul suo lato orientale, tale anticiclone permette la discesa di correnti fredde polari, che hanno portato la prima sferzata tardo-autunnale sulla fascia nord orientale canadese.
Con isoterme attorno ai -5°C ad 850 hPa, le temperature notturne sono scese per la prima volta di alcuni gradi sotto lo zero anche al confine tra il Canada e gli States, nello stato canadese del Manitoba, con valori termici che sfiorano i 10°C in meno della norma stagionale.
Un primo afflato invernale sembrerebbe interessare, nelle prossime 48 ore, anche la zona dei Grandi Laghi, e gli Stati Uniti del nord est.
Tuttavia, tra le zone artiche, il primato del freddo spetta attualmente alla Groenlandia, ove, nel cuore della grande isola, si misurano -24°C, e sono presenti per la prima volta isoterme ad 850 hPa inferiori ai -15°C.