Si comincia ad intravedere quello che è uno schema classico delle irruzioni fredde siberiane, ovverosia una profonda depressione in quota che, partendo dalle steppe mongole, si apre la strada in direzione della Cina nord orientale, e della vicina costa russa, per poi dirigersi verso la Corea, ed infine il Giappone.
Ma siamo appena all’inizio della stagione fredda, perciò le masse d’aria fredda mantengono una traiettoria più settentrionale, in questo caso, e sono dirette a nord della Corea, semmai avendo come obbiettivo l’Isola giapponese di Hokkaido, la più settentrionale.
Sulla Mongolia è intanto arrivato il freddo, spostandosi dalle zone asiatiche a nord del Kazakistan dove aveva preso piede nei giorni passati.
Le temperature minime sono scese fino a valori di -15,7°C ad Hatgal (dove, però , tre giorni fa si era scesi fino a -24,7°C), con 7 cm di neve al suolo, con minime inferiori ai -10°C su gran parte del Paese.
Il primo freddo, come detto, è sceso anche sulla Cina Nord Orientale (minima di circa -12°C a Naran Bulag e di -10,4°C ad Abag Qui, entrambe a circa 1100 metri di quota sulle montagne della zona), arrivando a sfiorare la Corea Settentrionale (-8,4°C a Samjiyong, dove ieri è nevicato in abbondanza).
E, poi, ha preso piede sulla Russia sud orientale, dove la temperatura è scesa fino a -9,5°C a Kur, ma fino a -21,7°C a Curapca, più a nord.
L’ondata sembra diretta verso l’Isola giapponese di Hokkaido, dove le temperature sono ancora molto miti, con +16,0°C di massima registrata ieri a Sapporo, nota località sciistica invernale, e verso l’Isola di Sakhalin, dove anche qui i valori termici oscillano tra i +13° ed i +15°C, ma che dovrebbero registrare un forte calo nelle prossime 24 ore.