L’evoluzione generale
Non possiamo certo nascondere l’importanza che rivestirà l’evoluzione della settimana entrante nel delineare gli scenari futuri. Tuttavia sembra rafforzarsi l’ipotesi circa la formazione di un anticiclone in sede Russo Europea, possibile protagonista della fine-inizio del nuovo mese. Altro elemento fondamentale è quello relativo alla tendenza che pare mostrare l’alta delle Azzorre nelle sue spinte meridiane, a blocco delle correnti Atlantiche. Anche perché non si intravedono riprese pseudo-zonali che potrebbero in qualche modo inibirne l’attività.
Il tempo previsto in Europa e sull’Italia
Ripetiamo ancora che molto di quanto appena scritto dipenderà dalla prossima settimana, allorquando il freddo si impossesserà di buona parte dell’Europa Centro Settentrionale, con sconfinamento fin verso il bacino del Mediterraneo. Se lo scenario dovesse in qualche modo rispecchiare la tendenza tracciata, il prossimo futuro potrebbe proporre un nuovo raffreddamento, forse più graduale.
Uno scacchiere continentale dove le figure bariche principali andrebbero ad assumere le seguenti posizioni. In prossimità della fine del mese ecco che l’alta pressione delle Azzorre potrebbe ripresentarsi alle porte di Gran Bretagna e Islanda, laddove garantirebbe un cospicuo sbarramento alle già blande correnti Oceaniche.
Contemporaneamente ecco che una nuova saccatura del Vortice Polare troverebbe il giusto spazio per incunearsi verso Sud. Ma stavolta si potrebbe assistere ad un’alimentazione di aria fredda di matrice continentale, grazie ad un maggiore sbilanciamento verso Nordest dell’anticlone oceanico.
Una siffatta evoluzione arrecherebbe un nuovo raffreddamento su Est Europa e bacino orientale del Mediterraneo, con orientamento delle correnti da Est-Nordest. Tuttavia sarebbe un tipo di circolazione fredda ma piuttosto secca, con precipitazioni che verrebbero relegate alle regioni Adriatiche qualora si venisse a formare una depressione in prossimità dei Balcani. Un’evoluzione intrigante, ma che chiaramente necessita di tutte le conferme del caso.
In conclusione
Rammentiamo al lettore che la previsione a lungo termine rappresenta una linea di tendenza generale, sulla base della lettura o osservazione della media delle proiezioni dei principali modelli matematici. Uno dei tanti scenari possibili, ma che al momento sembra esser quello con la maggiore probabilità di percorrenza. È chiaro che ci sarà il tempo ed il modo per aggiustare il tiro, ma vogliamo ancora una volta ribadire come molto di quanto detto dipenderà dall’evoluzione che la natura porrà in opera questa settimana.