Per cortesia evitate di guardare alcuni modelli fisico matematici perché rimarreste a dir poco basiti. Per quale motivo? Perché se andaste a osservare le proiezioni meteo per i primi di giugno vi domandereste dov’è l’Estate.
Andiamo con ordine, riavvolgiamo il nastro. Maggio, un mese primaverile considerato da tutti – giustamente – il viatico per la bella stagione. Di questi tempi, altre annate, il caldo era già venuto a trovarci. Lasciamo perdere il 2003, quella fu un eccezione, ma basterebbe prendere in mano mappe di quasi ogni anno prima del 2017 per rendersi conto che a quest’ora era tutt’altra musica.
Quest’anno, così come l’anno scorso, no. Niente da fare, caldo zero. Anzi, abbiamo parlato di freddo e quando ne parlavamo ad aprile ci prendevate per matti. I fatti ci hanno dato ragione. Quindi tutti a parlare di freddo, anche in questo caso giustamente, perché sino all’altro ieri sembrava di essere a febbraio e non certo quasi al termine della primavera.
Ora cosa dobbiamo aspettarci? Volendo dare un’occhiata a quanto sta avvenendo in atmosfera, ovvero ad alcuni interessanti pattern climatici, pare che il freddo non abbia la minima intenzione di abdicare. Sapete perché? Perché quest’anno il processo di totale smantellamento del Vortice Polare è nettamente in ritardo e potrebbe innescare altre irruzioni artiche nelle prossime settimane.
Guardando ad esempio qualche mappa del modello americano GFS si vede proprio questo, ovvero discese di nuclei artici nel cuore d’Europa sino ai primi di giugno. Qui da noi, in realtà, l’Alta Pressione potrebbe provare ad affacciarsi ma al momento pare abbia tutte le carte in regola per prendere il sopravvento più sull’Europa occidentale che al centro del Mediterraneo.
Uno sbilanciamento che non depone certo a favore della stabilità atmosferica duratura, quella che andrebbe a sancire l’arrivo dell’Estate 2018. Anzi, proprio in quella posizione potrebbe fare lo stesso lavoro che gli abbiamo visto eseguire nell’ultimo periodo: spingersi verso Francia e Regno Unito, pilotando le masse d’aria fredda sull’Europa centro orientale e nel Mediterraneo.
Sapete cosa speriamo? Che il freddo non arrivi. Percé se per caso, potrebbe succedere, dovesse venire prima un po’ di caldo l’eventuale ingresso dell’aria fredda scatenerebbe il finimondo. Più si va avanti con la stagione più i constrasti termici rischiano di essere devastanti. Quindi temporali particolarmente violenti, non che sino ad oggi siano mancati, temporali capaci di portare mega grandinate e nubifragi.
Pensate, del maltempo di questi giorni ne parlano un po’ tutti i siti web meteo e i social media. Del maltempo italiano, sia chiaro. Evidentemente c’è qualcosa che non va, c’è qualcosa che stupisce perché nell’immaginario collettivo nostro e all’estero il mese di maggio italiano dovrebbe avere ben altre caratteristiche. Giugno, per favore, non essere così estremo.