Il sistema Multimodel dell’IRI, ottenuto mediando i risultati di vari modelli matematici stagionali, ci proporrebbe un Inverno mite su gran parte del Continente Europeo, risultando invece freddo su parte del Canada, e con un’Estate sotto media sull’Africa meridionale e sul Sudamerica, soprattutto in Brasile.
Supponendo che una media dei risultati ottenuti dai vari modelli matematici, fornisca dei risultati più realistici rispetto a quelli dei singoli modelli, ci sarebbe dunque da aspettarci un inverno 2008-09 piuttosto mite.
Nell’ambito di tali previsioni, El Nino dovrebbe rapidissimamente cadere, per dare origine ad una debole fase di Nina.
Tuttavia, in Atlantico persisterebbe una netta fase di AMO positiva (le acque del Nord Atlantico risulterebbero decisamente più calde della norma).
C’è tuttavia una considerazione da fare.
Questi modelli di previsione a lungo termine, si basano sulle presunte variazioni delle temperature oceaniche, ma non tengono in alcun conto di altri fattori esterni, quali, ad esempio, la radiazione solare.
La presente fase accentuata di minimo solare, o l’indebolimento del vento solare sia come temperatura che come densità, verificatosi in questi mesi, potrebbero avere degli effetti atmosferici del tutto imprevedibili da questo tipo di modelli.
Infine, un modesto parere personale, pur sapendo che si tratta di un campo labile, e di scarsa attendibilità.
Abbiamo notato spesso, dall’esame dell’ultimo trentennio, come gli inverni presentino a volte un ciclo quadriennale, ovverosia, in prossimità del minimo solare, si possano presentare tre inverni rigidi seguiti da un inverno mite, e viceversa.
Ne sono un esempio il freddo trittico 1985-87, seguito dal mitissimo 1988.
Oppure il mite trittico invernale 1988-1990, seguito dal freddo inverno del 1991.
Ora, il mitissimo inverno del 2007, farebbe pensare ad un ciclo di inverni piuttosto miti che si concluderebbe con il prossimo inverno 2008-09, e semmai sarebbe molto freddo l’inverno 2009-10.
Ma c’è un’altra considerazione da fare.
Abbiamo già parlato in passato di un apparente ciclo trecentennale di inverni rigidissimi, probabilmente legato a fasi di ridotta attività solare.
I due grandi “inverni del Secolo”, ovverosia quelli del 1408 e del 1709, si sono infatti verificati nei due minimi solari detti di “Spoerer” e di “Maunder”.
Tra i due inverni sono trascorsi 301 anni, per cui il prossimo inverno rigidissimo potrebbe toccarci proprio attorno al 2010.
Tuttavia, nessuna delle considerazioni personali fatte reggerebbe ad un confronto statistico, è solo un esercizio di “astrazione meteorologica”, consideratelo un puro divertimento dell’immaginazione!