Nel leggere la pubblicazione, abbiamo assaporato stupore e perplessità. Stupore perché se si realizzassero certe proiezioni, il prossimo assumerebbe il ruolo d’inverno “più freddo del secolo”. Perplessità perché le diatribe tra sostenitori del Global Warming e del Global Cooling, sembra spalanchino le porte a lauti profitti. Noi, più semplicemente, preferiamo avvalerci dell’assunto “vedere per credere”.
L’ultimo in ordine di tempo ad aver avanzato l’ipotesi estrema è un giovane ricercatore facente parte del National Weather Service. In occasione di un’intervista rilasciata al giornale online web.de, ha affermato con fermezza che i mesi di gennaio e febbraio 2014 saranno governati tra “tremende ondate di gelo”. Questo, a suo parere, ciò che farebbero intendere alcuni dati statistici secondo i quali un ciclo di inverni freddi è in genere composto da 5 anni e il 2014 dovrebbe rappresentare la chiusura del cerchio. Ed è questa la ragione che porta indica anche il mese di marzo come un mese estremamente freddo.
La tesi si sposa perfettamente con le ben note teorie del meteorologo ed esperto del clima Joe Bastardi, appartenente al servizio americano AccuWeather. Alcuni studiosi imputano il raffreddamento degli ultimi anni alla bassa attività solare. “Non vi è dubbio che il riscaldamento che abbiamo vissuto negli anni ’80/’90 sia terminato”, sostiene il professor Anastasios Tsonis dell’University of Wisconsin. Altro dato inconfutabile del raffreddamento in atto sarebbe quello sullo spessore del ghiaccio in Antartide, che negli ultimi 23 mesi è cresciuto esponenzialmente.
Potremmo proseguire proponendovi altri autorevoli studi, ad esempio quelli russi, ma il risultato non cambierebbe di una virgola. Piuttosto, lasciando a voi le considerazioni del caso, ci piacerebbe alimentaste la discussione rispondendo a questa domanda: come vorreste che fosse il prossimo inverno?