Nelle fibrillazioni d’un mondo distratto e di scarsa memoria, definire epocale un evento è spesso un modo per catturare l’attenzione su fatti di nessuna importanza. Quanto accaduto esattamente un anno fa alla base Amundsen-Scott invece, meteorologicamente parlando ne possiede ogni crisma. Eretta al Polo Sud geografico dagli americani alla fine del 1956 con l’Operation Deep Freeze, la base sorge a 2.836 m e la sua operatività rimonta al 9 gennaio 1957. A differenza della base russa Vostok, possiede un archivio ininterrotto, nonché molto accurato. Durante la breve estate del Plateau Antartico (dicembre e gennaio), in questo luogo di rado si oltrepassano i -20 °C e in sole sette occasioni si era saliti oltre i -15 °C, fino a un estremo di -13,6 °C il 27 dicembre 1978. Ed ecco quanto avvenne nel 2011, secondo le stringhe sinottiche trasmesse via satellite:
24.12.2011 18Z = -17,3 °C
25.12.2011 00Z = -13,3 °C
25.12.2011 06Z = -13,7 °C
25.12.2011 12Z = -13,8 °C
25.12.2011 18Z = -13,4 °C
26.12.2011 00Z = -19,5 °C
La massima di Natale si fermò a -12,3 °C sfiorando lo scavalcamento dei 10 °F (per l’esattezza 9,9 °F). Un’impennata così intensa, prolungatasi per circa 24 ore, non era mai stata registrata in oltre mezzo secolo di osservazioni. Ma cosa fu a provocarla? Una richiesta di più specifiche circostanze legate all’evento, indirizzata il 21 dicembre a Linda M. Keller, dell’Antarctic Meteorological Research Center, ha avuto la seguente risposta, che si riproduce integralmente per la curiosa, duplice cronaca che essa contiene. La Keller scrive da Madison, capitale del Wisconsin, la cui università è classificata tra le prime venti al mondo dagli istituti internazionali specializzati: «Ciao Stefano, stiamo spalando a causa di un’enorme tempesta di neve, quindi non sono al lavoro in questo momento. A quanto ricordo, la temperatura record di Amundsen-Scott è stata il risultato d’una serie di basse pressioni in movimento verso sud dal Mare di Ross e la Barriera di Ross, arrivate fino al Polo Sud. Abbiamo avuto anche un record in una delle nostre Aws posta lungo tale direttrice (in realtà due, Nico e Henry, entrambe a circa 100 km dal Polo Sud: ndr). Credo che il centro di bassa pressione sui mari di Amundsen e Bellingshausen fosse molto profondo e centrato a ovest della sua posizione normale, circostanza che ha determinato lo spostamento delle basse pressioni sulla Barriera anziché nella Terra Marie Byrd».
Nella stagione estiva appena iniziata, la massima al Polo Sud geografico si è finora attestata a 21,2 °C (21 dicembre). Va aggiunto che Meteogiornale, complice la festività natalizia, diede la notizia in anteprima mondiale bruciando i media americani, molto attenti a questo genere di avvenimenti. In Italia tuttavia, alcuni improvvisati commentatori, in blog dedicati a temi meteorologici, misero in dubbio il dato con valutazioni anche becere e basandosi su estrapolazioni da carte emisferiche a 850 hPa che, per il Plateau Antartico, rappresentano pura astrazione, essendo l’intera regione posta oltre i 2.500 m di quota.