A inizio stagione invernale boreale erano stati il Canada e la Groenlandia ad insidiare la Siberia nel ruolo di polo del freddo mondiale, adesso è l’Antartide che pur ancora nel periodo dell’estate australe, si è ripreso la vetta.
Sfruttando un netto riscaldamento del polo del freddo jacuto, tra ieri e oggi la stazione meteo ad aver registrato la minima più bassa è stata infatti Vostok, la base russa sul Plateau Antartico, che ha raggiunto -52,1°C.
Dopo Vostok si piazza la russa Komaka con -51,3°C e sul terzo gradino del podio un’altra stazione antartica, Davis Lgb 46 con -50,1°C.
Precipitano in questa classifica le località della Jacuzia come Verhojansk e Ojmjakon, superate anche dalla groenlandese Summit e da diverse località canadesi: Verhojansk raggiunge una minima di -41,3°C, Ojmjakon il giorno 9 addirittura di -30,4°C, ma soprattutto con -12,5°C stabilisce il nuovo record di temperatura più alta mai registrata in febbraio!
L’aria siberiana si è però spinta verso l’estremo oriente asiatico, dove interagendo coi mari dell’Oceano Pacifico ed acquisendo dunque umidità, ha causato le intense tempeste di neve in Giappone e le nevicate fino a latitudini quasi tropicali in Cina.