Malgrado una netta diminuzione dei valori nell’ultima settimana, per il sesto mese consecutivo le medie sul Plateau Antartico rimangono superiori alla norma. Nel periodo 1-18 febbraio alla base americana Amundsen-Scott (2.835 m), che sorge al Polo Sud geografico, la media si attesta a -36,0 °C ovvero a +2,4 °C rispetto alla norma. Alla base russa Vostok (3.488 m), dove il mese presenta un valore pluriennale di -44,3 °C, in questo scorcio del febbraio 2010 si riscontrano -40,8 °C. Come si diceva tuttavia, le temperature minime sono scese bruscamente dopo il giorno 10, con punte che il 18 febbraio hanno raggiunto i -55,1 °C alla stazione automatica Dome C II (3.250 m) e i -58,6 °C a Dome A (4.084 m). La più fredda tra le basi permanenti è invece risultata l’italo francese Concordia (3.233 m), dove le minime (non validate) sono risultate le seguenti:
13 febbraio -53,6 °C
15 febbraio -54,9 °C
16 febbraio -54,8 °C
17 febbraio -57,4 °C
18 febbraio -57,6 °C
Si tratta di temperature inferiori a quelle del 2009: l’estremo dello scorso anno infatti, a Concordia si toccò il 28 febbraio con -54,9 °C. A Vostok il giorno 18 si sono misurati -53,3 °C: un valore lievemente superiore ai precedenti del periodo negli scorsi anni, come mostra il quadro seguente:
15 febbraio 2009 -53,6 °C
16 febbraio 2008 -55,7 °C
Ad Amundsen-Scott infine, il 17 febbraio sono stati rilevati -47,7 °C: lontani dal record del giorno, che a suo modo però rappresenta un valore singolare. Ecco infatti gli estremi storici immediatamente precedenti e successivi (tra parentesi, l’anno di registrazione):
14 febbraio -51,0 °C (1993)
15 febbraio -51,8 °C (1995)
16 febbraio -51,8 °C (1995)
17 febbraio -54,3 °C (1995)
18 febbraio -51,8 °C (1995)
19 febbraio -51,6 °C (1997)
20 febbraio -51,7 °C (1997)
In questa fase della transizione verso la stagione invernale, che sul Plateau Antartico ha inizio attorno alla metà di marzo, la discesa a -60 °C è molto rapida: una barriera che, a febbraio, a Vostok viene oltrepassata all’incirca una volta ogni triennio.