Inutile nasconderlo: l’attenzione è tutta rivolta alla prossima settimana. Anzitutto per via del caldo, destinato a intensificarsi nella prima parte, poi per il probabile “break” di metà luglio. Break che oggi più che mai appare confermato, ma con effetti tutti da valutare e che i modelli faticano a inquadrare. Esplicative, a tal proposito, le ultimissime proiezioni dei due principali centri di calcolo: l’americano GFS e l’europeo ECMWF.
Nel primo caso si insiste su un maggiore, rapido coinvolgimento temporalesco del Nord Italia ma con fresco destinato ad affluire su tutte le regioni. Le temperature rientrerebbero nei ranghi insomma. L’europeo è ben più “cattivo”, mostrandoci l’ingresso di una pericolosa goccia fredda in scivolamento da nord a sud. Questa ipotesi potrebbe esporci a un peggioramento molto intenso.
La media dei due modelli è rappresentata graficamente dal nostro Multimodel GFS-ECMWF, che sembra propendere verso la prima ipotesi: temporali al Nord, fresco in propagazione anche alle altre regioni ma in un contesto di tempo buono o comunque discreto.