Il 10 giugno si sono avute piogge torrenziali sull’isola di Kyushu, la più meridionale tra le grandi isole giapponesi (visto che si porta fino a sud del 30° parallelo), sulle isole minori che si trovano a meridione di Kyushu stessa e sulle più settentrionali tra le isole Ryukyu, quella lunga “collana” che unisce il Giappone con Taiwan.
La piovosità di queste aree è statisticamente molto elevata nel mese di giugno, con accumuli spesso superiori ai 300 mm mensili, e talvolta ai 400 dove le piogge sono ulteriormente esaltate dalla componente orografica. Giugno è infatti il mese in cui le Ryukyu settentrionali, Kysuhu e la parte meridionale dell’altra grande isola di Shikoku vengono a trovarsi sulla linea di avanzata del monsone meridionale, che vi porterà comunque piogge abbondanti per tutta l’estate, spostando però la linea di massima piovosità in luglio-agosto leggermente più a nord, intorno al 35°/38° parallelo.
In Giappone un altro protagonista importante del tempo è il ciclone delle Aleutine, depressione semipermanente che ha sede in genere fra queste isole allungate fra Kamchatka e Alaska, e che convoglia spesso aria fredda soprattutto sulla parte centro-settentrionale dell’arcipelago giapponese, dove si formano depressioni secondarie, apportatrici di piogge e, in inverno, nevicate, abbondanti soprattutto su Hokkaido e sul versante di Honshu esposto alle correnti siberiane, che si umidificano sul Mar del Giappone.
Lo scorso 10 giugno la depressione delle Aleutine si presentava con un minimo di 1010 hpa al largo della costa orientale della Kamchatka, ma la presenza di un promontorio subtropicale sospintosi sulla Mongolia orientale, fino al siberiano Lago Bajkal (+21°C a 850 hpa sui cieli di Irkutsk), ha favorito la formazione di una saccatura collegata al ciclone aleutino, con discesa di aria relativamente fredda verso la Manciuria e la regione di Vladivostok (+11°C a 850 hpa sul capolinea della Transiberiana, ma +5°C alla stessa quota solo un 300i km più a nord), con qualche refolo che è riuscito a raggiungere il Giappone meridionale (+13°C a 850 hpa).
Ne sono risultati due minimi secondari al suolo, uno di 1010 hpa a SW di Sahalin, il secondo, sempre di 1010 hpa, sull’isola di Shikoku, ma soprattutto la presenza di un lungo fronte nuvoloso, allineato da SW a NE, che interessava le Ryukyu, il sud di Kyushu e marginalmente quello di Shikoku e Honshu, per poi continuare in mare aperto. Questo fronte segnava il limite fra l’ampia saccatura in quota associata al ciclone delle Aleutine, con la massa d’aria di lontana provenienza artica da esso richiamata, e il dominio subtropicale.
Appunto su questa linea si sono registrate le intense piogge di cui vogliamo parlarvi. Nella giornata del 10 giugno a Naze, sull’isola di Amami (28°N una delle più settentrionali delle Ryukyu), sono caduti 130 mm (la media mensile di giugno è comunque notevolissima, 428 mm)
A Tanegashima, sull’isola di Tanega, separata da Kyushu dallo stretto di Osumi, sono caduti ben 277 mm in 24 ore. A Kagoshima, su Kyushu a poco meno di 32°N, sono caduti 82 mm (media mensile di giugno 414 mm), mentre nella più orientale Miyakazi, ancora sull’isola di Kyushu, i mm caduti sono stati 117 (media di giugno 389).
Lo scarso o nullo soleggiamento e le intense precipitazioni hanno mantenuto molto ridotta l’escursione termica giornaliera nelle località considerate. A Tanegashima essa è stata inferiore a 2°C (minima 20,6°, massima 22,4°C), nelle altre località poco più elevata (Miyakazi: minima 20,7°C, massima 25,2°C).
Il successivo giorno 11 giugno le piogge più abbondanti si sono spostate sul centro del paese, senza picchi così elevati però (Owase 70 mm, Kanazawe 53, Shimizu 46, isola di Oshima 44). L’11 giugno è piovuto bene anche in alcune grandi città: Nagoya 33 mm, Osaka 24, Tokio 21.