Ultimamente, giustamente verrebbe da dire, abbiamo dedicato ampio spazio al cambio circolatorio e al *tracollo termico* conseguente.
S’è parlato dell’ex uragano Gonzalo, riassorbito dal nastro perturbato oceanico e pronto ad attaccare la struttura anticiclonica. Ma non s’è detto dei venti che si andranno a sviluppare, o meglio, non si è trattato l’argomento approfonditamente come avremmo voluto. Ed è per questa ragione che andremo ad analizzare, ora, l’entità delle raffiche al suolo nelle prime ore di domattina. Quanto scritto in sede titolare dovrebbe farvi capire la forza con la quale spirerà il vento. Il nostro modello ad alta risoluzione, strumento indispensabile nel valutare i dettagli previsionali, conferma un’autentica burrasca di vento.
Prime ore del mattino che localmente saranno davvero “terribili”. Su alcune valli alpine – ovest Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige – le raffiche potrebbero addirittura superare i 120 km/h! Ma diciamo che su tutte le Alpi, fin verso la pedemontana, le alte pianure ed in Liguria, la Tramontana raggiungerà picchi superiori agli 80 km/h. Idem il Maestrale in Sardegna, dove non si escludono punte prossime ai 100 km/h. Attenzione alle mareggiate che dovrebbero scatenarsi lungo le coste occidentali – nordovest soprattutto – dell’Isola.
Nelle altre regioni d’Italia si vivrà una fase d’attesa, ma nelle successive 24 ore la ventilazione registrerà una rapida accentuazione anche al Centro Sud e l’argomento verrà trattato dettagliatamente nella giornata di domani.