Alta pressione un po’ in affanno, questa è la nota saliente di questo primo scorcio di settimana dopo che, in precedenza, si era avuta una supremazia tale da determinare condizioni di caldo anomalo su gran parte del Continente. L’alta pressione, tuttavia, non è stata scalzata e sta semplicemente riorganizzando le proprie forze per tentare di riprendere con gli interessi il terreno perso di recente, apportando il proprio respiro bollente.
Il cuore del campo anticiclonico non si è solo abbassato di latitudine, ma ha arretrato il proprio raggio d’azione verso ovest, come si evince dal Meteosat che mostra cielo sgombro di nubi più che altro tra la Francia e la Spagna. Sull’Europa Centro-Orientale il contesto appare invece vivacemente instabile, per l’azione congiunta di correnti fresche nord-atlantiche e di una struttura ciclonica centrata tra la Bielorussia e l’Ucraina.
Oltre al bel tempo, spicca il caldo in Portogallo e sulla Spagna con i 40 gradi alla portata di mano in alcune roventi località dell’Andalusia, ove già ieri si erano misurate punte massime di 41 gradi. Molto più fresco il clima sul cuore centrale dell’Europa, per l’azione delle correnti fresche ed instabili in discesa direttamente dal Mare di Norvegia.
L’allentamento dell’anticiclone ha fatto venir meno la stabilità atmosferica anche sull’Italia: le correnti fresche nord-occidentali hanno così rotto gli indugi, penetrando in quota attraverso gli stretti valichi alpini già dalla giornata di ieri. L’evidente contrasto con il calore preesistente rappresenta la miccia ideale per la genesi di bomboloni temporaleschi. In nottata e nelle prime ore mattutine odierne si sono avuti intensi fenomeni, per quanto circoscritti, anche in Val Padana (soprattutto sulle aree orientali della Lombardia), mentre adesso un’intensa linea temporalesca si è generata sul Friuli Venezia Giulia, interessando non solo le aree montuose ma anche la zona di Trieste.