Nonostante il flusso mite occidentale abbia ormai preso il sopravvento su tutta l’Italia, la Val Padana continua a fare eccezione: lo strato d’aria fredda presente al suolo, eredità del lungo periodo rigido che ci siamo lasciati alle spalle, è stato scalzato solo in minima parte e permangono forti condizioni d’inversione, con temperature ben più alte in montagna (soprattutto in Alto Appennino, attorno ai 1500 metri di quota) piuttosto che in pianura, dove permane un contesto rigido di stampo prettamente invernale.
Le condizioni d’inversione continueranno per domenica, ma anzi si andranno ad accentuare per effetto di una fase di calma atmosferica, nella quale avranno modo di attecchire fitti e persistenti banchi di nebbia, che manterranno intrappolata l’aria fredda in pianura. Ci saranno gelate e possibile galaverna, dato anche il suolo rimasto innevato. Nella mappa sotto (fonte www.meteogiornale.it/mappe-modelli-meteo) le temperature previste all’alba di domenica 16, dalla quale si evincono i valori più bassi (diffusamente sottozero) nel cuore della Val Padana.