SORTI DEL CLIMA NELLE MANI DEL SOLE – Nell’ambito delle teorie sul clima che si oppongono al Global Warming di tipo antropico, quella di Abdussamatov suscita particolare attenzione in Russia e non solo, perchè preannuncia un cambiamento con raffreddamento del clima, le cui prime conseguenze si farebbero sentire già dal 2014. Secondo Abdussamatov, il riscaldamento globale nel corso degli ultimi decenni del 20 ° secolo non è legato alla CO2, ma alla degassificazione di grandi quantità di biossido di carbonio rilasciato in atmosfera dagli oceani, processo innescato da un alto livello di radiazione solare. Ciò giustificherebbe anche la mancanza di riscaldamento negli ultimi 15-17 anni, come risultato del declino della radiazione solare, un mistero per la teoria del riscaldamento globale generato dai gas serra. In un’intervista, Abdussamatov ha recentemente affermato che i risultati della ricerca della ISS evidenziano un calo nella irradiazione solare, con effetti sul clima globale. I dati avvalorano l’inizio di una mini era glaciale.
CHI E’ ABDUSSAMATOV? – Va detto che questo ricercatore fa parte della cosiddetta categoria minoritaria degli scettici sul riscaldamento globale (coloro che negano il Global Warming Antropogenico): egli sostiene che i dati crescenti del riscaldamento globale negli ultimi decenni derivano non tanto dalla emissione di gas serra nell’atmosfera, ma quanto piuttosto da un livello insolitamente alto di radiazione solare cresciuta costantemente per quasi tutto lo scorso secolo. Abdussamatov è il capo della ricerca spaziale presso l’Accademia Russa delle Scienze, al Pulkovo Astronomical Observatory di San Pietroburgo, e direttore del segmento russo della Stazione Spaziale Internazionale. Secondo le teorie di questo studioso, è il sole a determinare il clima del pianeta, e non le attività umane, e negli ultimi tempi si sarebbe verificato un forte calo dell’irradiazione solare, al punto da determinare la sostanziale battuta d’arresto del global warming con cui stiamo avendo a che fare da inizio anni 2000.
DINAMICHE DEL RAFFREDDAMENTO – Abdussamatov ha spiegato che vi sono stati cinque periodi di freddo nell’ultimo millennio (nel 1030, 1315, 1500, 1680 e 1805) tutti durante minimi dell’attività solare, i cosiddetti Minimi di Maunder. L’esperto ha poi sottolineato che il “global warming” s’è verificato nel secolo scorso anche su Marte e sugli altri pianeti del sistema solare, senza il concorso di gas serra e quant’altro viene invece ritenuto responsabile (a torto secondo lo scienziato russo) sul nostro Pianeta dell’aumento delle temperature. Il fatto che il clima sia cambiato nello stesso modo anche negli altri pianeti spiega in modo inequivocabile come la causa non va ricercata nella Terra, ma piuttosto nelle dinamiche dell’attività solare. Secondo Abdussamatov il clima del nord Europa, compreso quello del Regno Unito, entro pochi anni diverrà gelido, con inverni simili a quelli siberiani, ma ripercussioni anche per le altre stagioni. L’Europa meridionale subirà un cambiamento meno drammatico, ma certamente rilevante.
PRIMAVERA PAZZA ED ESTATE 2013 CHE NON ARRIVA – La notizia di questa teoria sulla glaciazione è stata rilanciata ampiamente in questi giorni, forse non a caso per il fatto che l’Europa sta trascorrendo un maggio particolarmente freddo e perturbato. Tuttavia, è difficile ipotizzare legami reali con il clima attuale, in quanto l’attuale contesto in Europa fa parte di un’anomalia momentanea, di quelle che sono già accadute e si verificano di tanto in tanto. D’altronde, è solo una parte d’Europa che risente del freddo anomalo, mentre su altre zone continentale il tutto è compensato con clima più caldo, per esempio in Russia ma anche alle latitudini artico-scandinave. Se sarà o meno vera questa teoria sulla glaciazione, lo si vedrà già nei prossimi anni. Secondo gli studi effettuati dal team del ricercatore russo, le simulazioni indicano che il raffreddamento potrebbe raggiungere il picco alla metà del secolo, attorno al 2050, per poi durare per tutto il resto del secolo.