ATLANTICO IN GRAN SPOLVERO – L’Europa Centro-Settentrionale ad una vasta circolazione instabile-perturbata, che ha il proprio perno in un profondo fulcro di bassa pressione tra Islanda e Penisola Scandinava. Correnti fresche nord-atlantiche affluiscono quindi dalla Gran Bretagna e dalla Scandinavia verso il cuore del Continente, fino ad addossarsi all’Arco Alpino. Si nota un lunghissimo fronte nuvoloso disteso dal nord della Penisola Iberica verso le Alpi e parte del comparto settentrionale balcanico. Questo impulso perturbato rappresenta il corridoio che separa l’afflusso d’aria fresca atlantica da quello molto più caldo afromediterraneo. L’anticiclone sub-tropicale tende ad estendersi dall’entroterra algerino verso il Basso Mediterraneo, convogliando aria calda ed anche un po’ instabile.
ITALIA CONTESA – La protezione dell’anticiclone africano si fa sentire più che altro sulle regioni centro-meridionali, mentre il Nord è lambito dal flusso atlantico con aria più fresca in seno ad un modesto impulso perturbato. Locali temporali si sono sviluppati sulle Alpi ed in queste ore anche lungo la dorsale settentrionale appenninica e nelle prossime ore l’instabilità dovrebbe coinvolgere in modo più marcato, seppure a macchia di leopardo, anche diverse aree pianeggianti del Nord. E’ l’effetto esercitato dal contrasto innescato dalle infiltrazioni d’aria fresca in quota rispetto all’aria più caldo-umida presente nei bassi strati. La stabilità appare prevalente al Sud, mentre non è mancato qualche disturbo sulle regioni centrali ad opera d’infiltrazioni d’aria umida dai quadranti sud/occidentali.
CALDO IN AUMENTO AL SUD – L’afflusso caldo nord-africano ha determinato ulteriori locali rialzi termici sulle regioni meridionali e le due Isole Maggiori. Su alcune località la colonnina di mercurio ha raggiunto punte di 37/38 gradi e nei prossimi giorni i valori potranno salire ulteriormente (vedi qui).