In Italia permane una propaggine dell’Alta Pressione e i sistemi nuvolosi che premono sulle Alpi sono costretti a scivolare verso est. Locali temporali riescono peraltro ad interessare i rilievi del nordest e durante la serata di ieri hanno avuto la possibilità di estendersi sulle coste della Venezia Giulia anche a causa dei venti settentrionali che soffiavano sostenuti.
I venti da nord, sbattendo sulle Alpi, si sono tramutati in raffiche favoniche nelle aree esposte. Gli effetti, in termini termici, sono stati evidentissimi in Piemonte e in particolare tra il torinese e l’alessandrino, dove il termometro ha raggiunto i 35°C. In serata, infine, sulle coste adriatiche è arrivata la Bora e le temperature sono diminuite. Una flessione che ha coinvolto i valori minimi, ma che in giornata si percepirà anche nelle massime.
Attualmente permangono nubi alte e sottili su parte del settentrione, mentre annuvolamenti associati a delle piogge continuano a stazionare tra la Svizzera e l’Austria. Nelle altre regioni i cieli appaiono sereni o poco nuvolosi e rimarranno sgombri da nubi significative nell’arco dell’intera giornata.
Nelle ore più calde, quindi al pomeriggio, assisteremo probabilmente allo sviluppo di qualche nube torreggiante nelle zone più interne dell’Appennino centrale ed in particolare tra Abruzzo e Molise, dove non escludiamo la possibilità di brevi acquazzoni. Acquazzoni che coinvolgeranno qualche tratto dell’arco alpino, soprattutto tra la Valle d’Aosta e la Val d’Ossola.
Dal fronte delle temperature, ci attendiamo delle novità anche al centro sud. I venti da nord, infatti, favoriranno un calo e le massime saranno comprese tra i 28 e i 32-33°C. Le punte più alte si raggiungeranno in Sicilia, nelle valli interne laziali, in Campania e nella Piana del Metaponto in Basilicata.