Stiamo assistendo ad un parziale aumento della nuvolosità nelle regioni di nordovest, soprattutto sulle Alpi Valdostane e Piemontesi. L’Anticiclone, sotto l’incalzante avanzata atlantica, è stata ricacciata all’indietro e dopo aver interessato gran parte d’Europa, ora si limita essenzialmente al bacino del Mediterraneo. La propaggine orientale riesce a spingersi sui Balcani, determinando condizioni di caldo record. In Bosnia, ad esempio, l’estate si sta rivelando la più calda di sempre.
L’ondata di caldo, fortunatamente, ha le ore contate. La perturbazione innescherà un peggioramento e successivamente apporterà una sostanziosa rinfrescata. A seguito del passaggio perturbato, affluiranno correnti molto fresche dai quadranti settentrionali. Attualmente, su tutti i nostri mari, stanno soffiando venti meridionali e la giornata è più umida delle precedenti. Abbiamo, manco a dirlo, un po’ di nubi marittime sulle coste Liguri e Tirreniche, con anche delle foschie e qualche sparuto banco di nebbia.
Da stasera, invece, sul Mar Ligure, nel Mare di Corsica e sul Mare di Sardegna avverrà un cambio circolatorio. La ventilazione si orienterà da ovest, segnalandoci l’ingresso della perturbazione nelle regioni settentrionali. Perturbazione che, come detto, provocherà un peggioramento.
Acquazzoni e temporali, anche violenti, cominceranno a svilupparsi sulle Alpi per poi discendere – dalla sera e nella notte successiva – in direzione delle pianure e sul nordest. Sarà coinvolta anche la Liguria, quindi la Toscana e il settore più occidentale dell’Emilia. Raccomandiamo prudenza, perché i fenomeni potrebbero assumere carattere grandinigeno o di nubifragio e accompagnarsi a colpi di vento.
Nelle rimanenti regioni prevarrà il bel tempo e le temperature non si schioderanno dai valori eccezionalmente alti degli ultimi giorni. Prevediamo punte di 38-39°C soprattutto al sud e nelle zone interne della Sicilia, ma picchi di oltre 35°C continueranno a verificarsi anche al Centro e sulla piana emiliano-romagnola. Mettiamoci l’afa e la temperatura percepita dal nostro organismo potrebbe superare anche i 40°C.