Italia colpita e affondata. E’ il leitmotive dell’Autunno 2010, che ha visto cadere quantitativi di pioggia inusitati. Al Nord, al Centro, al Sud, nelle Isole. Perturbazioni che hanno dispensato acqua a catinelle, senza guardare in faccia nessuno. Tanto meno un territorio peninsulare lacunoso, troppo fragile per sopportare secchiate a ripetizione. Stabilire responsabilità non è compito nostro, ci limitiamo a dire che forse ci vorrebbe un po’ più di raziocinio nell’utilizzo delle terre.
L’attuale ondata di maltempo sta stressando il versante tirrenico. E’ arrivato il Libeccio e non si è limitato a scuotere gli alberi. S’è spinto oltre. Oltre a muoverli è stato in grado di sradicarli. Non solo. Ha agitato il mare sino a renderlo grosso e costringere gli addetti ai lavori a prestare la massima attenzione durante la navigazione. In qualche caso non è neppure stato possibile salire in barca e in fondo meglio così, perché il mare è una di quelle forze naturali incontrollabili.
Poi, ovviamente, ci sono state le piogge. Piogge che hanno allagato varie zone tra Lazio e Campania, sicuramente le due regioni peninsulari che stanno patendo maggiormente. E non è finita, toccherà armarsi di pazienza e attendere venerdì. Intendiamoci, benché domani si manifestino altre precipitazioni, le condizioni registreranno un lento miglioramento. Miglioramento che coinvolgerà maggiormente il Nord Italia, ove a prevalere saranno le schiarite. Non si può parlare di miglioramento per Adriatiche e Ioniche, che a parte qualche piovasco vedono spesso ampi sprazzi di sole. Diciamo che il tempo resterà buono. Si calmerà anche il vento, quel vento che dopo aver incontrato l’Appennino è disceso sulle coste con raffiche favoniche.
Sempre domani, giovedì, ci saranno minacciosi annuvolamenti anche in Sicilia e la causa è attribuibile alla rotazione del vento da NW. Maestrale quindi, Maestrale che condurrà la nuvolosità nella fascia settentrionale e causerà qualche rovescio. E la Sardegna? Come ieri ed oggi, ancora nubi nel settore ovest ma a parte qualche occasionale fenomeno nel Sulcitano sembra che gli annuvolamenti perdano importanza. Prima di addentrarci nel weekend, segnaliamo un parziale incremento delle nubi medio alte sul Nord Italia.
Perché abbiamo citato stratificazioni che solitamente non hanno grossa importanza? Perché è un sintomo della debolezza anticiclonica su quelle zone. Appurato che nel fine settimana si farà strada un promontorio altopressorio africano – coadiuvato da aria mite che porterà in rialzo la colonnina di mercurio – v’è da dire che l’Atlantico manderà degli spifferi molto umidi in direzione del Nord Italia. Un’azione erosiva che limiterà l’impennata anticiclonica e causerà una certa nuvolosità. Nubi che potrebbero determinare qualche fenomeno inizialmente sui crinali alpini confinali, ma ad inizio settimana i piovaschi pare possano estendersi anche su altre zone.
Al Centro Sud e nelle due Isole le condizioni risulteranno migliori, però anche in questo caso vi saranno delle aree dove i cieli non risulteranno sempre sereni. I versanti tirrenici, anche per via di quelle infiltrazioni d’aria umida, saranno ancora oggetto di una nuvolosità variabile. Non attendiamoci piogge, perché non ci saranno, ma il sole si avrà a momenti. Sole che invece sarà ben più vivo sui versanti Adriatici ed al Sud. Cieli in genere sereni o poco nuvolosi e il rialzo termico risulterà importante. Si andrà su valori certamente al di sopra della media stagionale.