CANICOLA AFRICANA ALLE ULTIME BATTUTE – Stiamo ormai per scrivere la parola fine sull’ondata di caldo, la più lunga d’estate, che ha segnato questo periodo post-ferragostano. A differenza dei precedenti episodi di caldo stagionali, stavolta anche tutto il Nord (compresi i settori montuosi alpini) è stato penalizzato da temperature particolarmente elevate ed afa opprimente. Nella fase attuale i massimi del caldo, per via dello spostamento dell’asse dell’alta pressione africana verso sud e verso est, si stanno però concentrando al Centro-Sud, [url=https://www.meteogiornale.it/notizia/24295-1-emilia-romagna-rovente-quasi-40-gradi-garbino]compresa l’Emilia Romagna[/url]. Le temperature più elevate si sono raggiunte nel foggiano e nel catanese, dove si sono sfiorati i 40 gradi.
DEPRESSIONE SUL REGNO UNITO – Il nuovo peggioramento meteo che sta prendendo piede sull’Europa Centro-Occidentale, a medie latitudini, è dovuto al flusso di correnti sud/occidentali convogliate da una depressione centrata sulle Isole Britanniche. Si tratta di situazioni che abbiamo spesso visto nel corso dell’estate: tutto il lungo serpentone perturbato costituisce la linea di separazione fra l’aria molto calda di matrice afro-mediterranea e quella più fresca che spinge dal Vicino Atlantico. La bolla calda anticiclonica, oltre all’Italia, coinvolge appieno anche il comparto balcanico, Penisola Ellenica e Turchia, dove localmente la colonnina di mercurio è andata oltre i 40 gradi.
AVANZA IL PEGGIORAMENTO – Quella odierna è l’ultima giornata di meteo relativamente stabile su tutta Italia: le uniche nubi significative si sono sviluppate al pomeriggio sui monti, con qualche focolaio temporalesco che ha preso corpo sulla dorsale centrale dell’Appennino, dove non sono mancati isolati scrosci di pioggia a ridosso dei maggiori comprensori montuosi. La perturbazione che vediamo allungarsi sull’Europa Centro-Occidentale sta lentamente scendendo di latitudine, addossandosi ai settori settentrionali dell’Arco Alpino: sbuffi d’aria instabile hanno provocato qualche rovescio sui settori confinali centro-occidentali, specie sulla Val d’Ossola, in attesa che il peggioramento prenda corpo sabato.