Dalla siccità all’alluvione, la Sardegna è passata da un estremo all’altro e vive la sua terribile giornata di maltempo con un bilancio gravissimo di danni e vittime. Dopo un prolungato periodo di grande siccità, la furia degli elementi ha sconvolto alcune zone del sud dell’Isola: fra le aree più colpite vi sono proprio quelle che hanno risentito più direttamente della siccità che perdura da inizio anno, con totali pluviometrici di appena 130-150 millimetri da Gennaio fino alla giornata di ieri.
L’intensa ondata di maltempo ha interessato solo la Sardegna, mentre sul resto della Penisola ha dominato il bel tempo, con valori termici fuori stagioni che hanno frequentemente raggiunto i 25 gradi su molte località (punte di 26 gradi a Firenze e Lamezia Terme). Hanno fatto eccezione le regioni di Nord-Ovest, interessate da piogge che hanno assunto maggiore consistenza sul Levante Ligure, ove si sono avuti locali nubifragi, fortunatamente non della medesima entità di quelli avuti in Sardegna.
Il sistema nuvoloso atlantico, proveniente di gran carriera dall’Europa nord-occidentale, ha solo lambito in parte le regioni settentrionali, frenata nella sua corsa verso sud-est dalla tenuta di un promontorio anticiclonico sui mari centro-meridionali italiani.
Un cedimento barico a tutte le quote si è invece approfondito sui mari ad ovest dell’Italia, tra le Baleari e la Sardegna, innescando la formazione di un vortice ciclonico secondario, il quale ha messo in moto nubi compatte masse d’aria molto umide d’estrazione nord-africana, che hanno trovato un terreno fortemente instabile a ridosso dell’Isola.
La fase di maltempo si è così generata a partire dalla tarda notte sulle zone antistanti la parte occidentale del Golfo di Cagliari, ove un complesso sistema temporalesco si è andato espandendo ed autorigenerando sulla stessa zona per alcune ore, sufficienti per causare il disastro con lo straripamento dei principali corsi d’acqua che hanno travolto tutto ciò che hanno trovato sulla loro strada.
Nella fase centrale del mattino le piogge hanno poi fortunatamente concesso una tregua, spostandosi sulla fascia orientale dell’Isola, ove non hanno assunto la stessa persistenza avuta nei pressi del capoluogo cagliaritano. Sulle zone più colpite ad ovest di Cagliari (Capoterra) le piogge potrebbero aver raggiunto picchi di quasi 400 millimetri (rilevazioni amatoriali), una cifra pazzesca che rammenta quella di alcune principali alluvioni verificatisi in tale zona, non ultima quella del 13 Novembre 1999.
Il bilancio è ancora provvisorio ed è piena emergenza con soccorsi ancora in piena azione, ma l’entità dell’alluvione appare al momento superiore rispetto all’evento di quasi 10 anni fa, non solo in termini di vittime. La buona notizia è che nelle ultime ore le piogge hanno concesso una tregua non solo sul cagliaritano, ma su quasi tutta l’Isola, con piogge rilevati solo sulle zone nord-orientali.
In compenso, le piogge e temporali hanno raggiunto in queste ore la Sicilia, ma il sistema perturbato mediterraneo si caratterizza per la sua estrema lentezza e fatica a portarsi sui versanti costieri tirrenici, ove dovrebbe giungere ben più attenuato.