E’ una vigilia Pasquale un po’ così, dal tempo piuttosto variabile e che presto diverrà fortemente instabile o addirittura perturbato. La causa è imputabile ad una perturbazione – stavolta meglio organizzata – proveniente da Sudovest. Arriva dal Nord Africa, è vero, ma si è originata a seguito dell’afflusso d’aria fredda che ha coinvolto la Penisola Iberica. Rammentiamo che su Spagna e Portogallo, dopo mesi e mesi di siccità, negli ultimi 10 giorni si sono verificate piogge localmente intense e furiosi temporali.
Aprile, quindi, sembra voler proseguire su una strada completamente diversa rispetto al predecessore. In prospettiva, peraltro, riappare l’Atlantico e la prossima settimana potrebbe essere caratterizzata dal ritorno delle grandi piogge un po’ ovunque. Piogge che, da inizio settimana, sono cadute soprattutto al Centro Nord seppur in forma irregolare e discontinua. Non sono mancati i temporali, che continueranno a coinvolgere alcune delle nostre regioni anche nel corso della giornata odierna.
L’immagine MeteoSat, a tal proposito, è assai eloquente perché ci mostra la perturbazione in tutto il suo vigore. Sta attraversando la Sardegna, ma distinguiamo la parte più attiva sul Tirreno. Evidenti le fulminazioni, provocate dalle nubi temporalesche contenute al suo interno. Temporali che si dirigono minacciosamente verso il Lazio e vi giungeranno nelle prossime ore. Nel mentre, da ovest, si sta intensificando il vento. Venti occidentali, quindi, che dopo aver raggiunto la Sardegna si propagheranno al resto del Centro Sud.
Una circolazione che, in termini di maltempo, penalizza maggiormente il versante Tirrenico. E difatti le piogge più continue e consistenti cadranno in quelle zone. Tra l’altro la diminuzione delle temperature dovrebbe determinare la ricomparsa di un po’ di neve anche sulle cime appenniniche. La quota, inizialmente oltre i 2000/2200 metri, potrebbe abbassarsi dal pomeriggio sino a raggiungere localmente i 1600/1800 metri. Neve che sulle Alpi, in particolare lungo i confini, scenderà sino ai 1000/1200 metri per via dell’aria fredda in arrivo da nord.
Aria fredda che in serata dovrebbe provocare una recrudescenza temporalesca sul Friuli Venezia Giulia, in propagazione verso il Veneto e la Romagna. Un temporaneo peggioramento interesserà anche la Liguria e il Piemonte, mentre altrove vigerà un regime di spiccata variabilità. Continuerà a nevicare sui confini alpini, ove pian piano prenderanno il sopravvento le raffiche di foehn.