I cieli vanno coprendosi di nubi sul nord del paese e vengono segnalate le prime piogge sul ponente ligure, nel Bergamasco e nel Milanese. Ma per comprendere quanto sta per succedere, è opportuno dare uno sguardo al di là dei nostri confini. Scavalcando le Alpi, verso ovest in direzione della Francia, troviamo una nuvolosità molto più compatta, al cui interno sono presenti molti temporali. Alcuni di questi sono violenti, tant’è che in territorio francese non sono mancati fori acquazzoni e qualche grandinata.
Qualora ci si domandasse se sono destinati ad arrivare in Italia, la risposta è: in parte. Secondo il nostro parere, dando credito ai modelli di previsione e all’esperienza, il grosso dovrebbe transitare tra la Svizzera e l’Austria. Da noi saranno coinvolte, probabilmente, soprattutto le Alpi, le Prealpi e la fascia pedemontana. Ma non escludiamo che qualche episodio possa propagarsi alle zone pianeggianti del Triveneto, quindi tra il Veneto e il Friuli Venezia Giulia.
E’ bene sottolineare che pur trattandosi di un passaggio rapido, le piogge saranno abbondanti sull’alta Lombardia, in Trentino Alto Adige e come detto tra Veneto e Friuli Venezia Giulia. Le tempistiche saranno diverse, perché trattandosi di una perturbazione proveniente da ovest, l’ordine col quale si verificheranno è quello succitato: da ponente verso levante, dalle Alpi Lombarde nel corso della tarda mattinata, al territorio friulano durante la sera.
Merita un cenno la quota neve, che difficilmente scenderà al di sotto dei 3000 metri. Ciò perché sull’Italia affluisce aria caldo-umida di estrazione africana, tant’è che nelle altre regioni il clima resterà estivo. La presenza di alti tassi di umidità è testimoniata dalle nebbie e dalle foschie che riducono la visibilità in numerose città della Val Padana. Le più fitte, al momento, le riscontriamo sul Piemonte e in Emilia Romagna.
Nel resto d’Italia ci attendiamo il passaggio di velature o stratificazioni, che andranno sì ad offuscare parzialmente il sole, ma in termini precipitativi non avranno alcun effetto.
Piuttosto avrà effetto la ventilazione occidentale, di Libeccio, che andrà ad innescare un ulteriore rialzo delle temperature nelle regioni sottovento rispetto alla dorsale appenninica. Le raffiche favoniche discenderanno dai pendii dirigendosi sulle coste e innescando, appunto, un aumento termico. Non a caso ci aspettiamo valori di circa 33-34°C in Puglia, nel Materano e lungo la piana di Catania. In Sardegna si potranno superare i 30°C sul versante orientale, un valore che si potrebbe raggiungere anche attorno alla Capitale e alla città di Firenze.
In Toscana, sul settore settentrionale, la nuvolosità causerà delle piogge. Lunigiana e Versilia saranno raggiunte da scrosci di una certa intensità. I fenomeni, dal pomeriggio, dovrebbero riuscire a propagarsi verso l’Emilia settentrionale, mentre deboli piovaschi sembrerebbero capaci di raggiungere l’Umbria e il Lazio.