Depressione atlantica che corre veloce tra Spagna e Marocco
In queste ore va concretizzandosi l’indebolimento anticiclonico sull’Europa occidentale, la pressione è in netto calo anche sull’Italia ed i primi cenni autunnali giungono sui mari occidentali. In più di una occasione s’è detto della difficoltà di stabilire, con esattezza, l’evoluzione di un’area perturbata in quota, ossia di quelle cosiddette “gocce fredde” che tanto fanno penare i previsori.
Naturale affidarsi ai modelli, non si potrebbe prescindere dallo stilare una previsione senza osservarli attentamente. Così com’è naturale affidarsi all’esperienza, ma senza trascendere nell’immaginario. Ed allora, alla luce di quanto appare oggi, non potremmo certo confermare un consistente interessamento peninsulare da parte del maltempo. Le piogge vi saranno, fin dalla giornata odierna, ma verranno relegate ad alcune aree dello Stivale. E meno intense di quanto ci si attendesse.
La falla iberica, intensa come area a minore pressione rispetto al resto del continente – Mediterraneo centrale in primis – svolgerà un ruolo essenziale nel catturare e bloccare l’affondo ciclonico in atto. Nel contempo l’Alta Pressione delle Azzorre si porterà verso est e con una sua propaggine abbraccerà i mari settentrionali, relegando nubi e fenomeni su isole, localmente regioni tirreniche e del nord. In attesa che poi, a fine mese, possa concretizzarsi un autentico quanto imperioso cambio circolatorio.
Ecco le regioni interessate da nubi e fenomeni
Il canale perturbato, in prima fase, si estenderà dal Marocco al Mare di Sardegna, convogliando venti umidi meridionali. Le nubi risulteranno intense sui bacini occidentali e pertanto colpiranno il nordovest, le isole e le coste tirreniche.
Saranno queste le aree a maggiore rischio precipitativo. I modelli che stimano le piogge danno fenomeni su Sardegna, Sicilia, regioni nord occidentali, Toscana, Lazio. Domani i rovesci si concentreranno principalmente su queste aree, quelli più intensi sulle isole. Ma non si esclude la possibilità che possano esservi anche su aree appenniniche tra Abruzzo, Marche ed Emilia Romagna. Piovaschi e qualche pioggia su Riviera ligure di Levante, est Piemonte e ovest Lombardia, con sconfinamenti su aree alpine e prealpine.
Venerdì attenuazione delle precipitazioni su regioni centrali, mentre permarranno, ma meno frequenti, su aree settentrionali occidentali e sulle isole maggiori. Non mancheranno nubi sparse, che colpiranno un po’ tutte le regioni, ma si tratterà essenzialmente di copertura stratiforme. Sporadici gli addensamenti lungo la dorsale appenninica.
Al sabato si prevede un graduale miglioramento, la pressione è attesa in generale aumento soprattutto al nord. Copertura nuvolosa in sostanziale attenuazione, addensamenti che resisteranno sulle isole, con fenomeni sparsi in Sardegna, localmente lungo le coste del medio-basso Tirreno. Ed allora non escludiamo possa manifestarsi qualche rovescio su Lazio e Basilicata, con sconfinamenti in aree interne appenniniche meridionali. Le temperature non subiranno sostanziali variazioni, il clima sarà tutto sommato gradevole. I venti, dopo una prima fase meridionale, diverranno deboli variabili, con prevalente componente settentrionale lungo il versante Adriatico.
Alta Pressione delle Azzorre protagonista, nel bene e nel male
La giornata di domenica, ad onor del vero sin dal sabato, proporrà un consistente aumento della pressione su tutto il comparto Mediterraneo. L’anticiclone oceanico si porterà verso est, interessando i settori centrali del Continente.
Tempo in netto miglioramento, potrà permanere qualche isolato disturbo sulle isole, specie in Sicilia, opera di un lieve flusso instabile dettato da area di Bassa Pressione tra Grecia e Mar Nero. Tuttavia osserviamo una consistente irrequietezza oceanica, il perno dell’Alta Pressione – In Atlantico – potrebbe ruotare verso nord, determinando un innalzamento della stessa verso la Groenlandia.
Movimento che si rivelerebbe essenziale nel favorire un nuovo indebolimento stabilizzante su Europa centro occidentale, ove potrebbe gettarsi un’ampia perturbazione annessa a persistente depressione sulla Scandinavia. Potrebbe essere il primo sintomo di un sostanziale cambio circolatorio atteso a fine mese.
Bel tempo ancora protagonista
L’ultimo giorno del fine settimana segnerà il ritorno del sole, su gran parte dello Stivale. Nubi che permarranno, sparse e localmente intense, all’estremo sud e sulle isole, tanto che non si esclude la possibilità di isolati rovesci diurni tra Sicilia e Calabria.
Lunedì e martedì tempo stabile e diffusamente soleggiato su tutto il centro sud, Sardegna e Sicilia comprese, mentre qualche addensamento potrebbe raggiungere l’arco alpino. E proprio martedì potrebbe tornare qualche rovescio sul nord, complice un flusso umido meridionale innescato da progressione perturbata sulla Francia. Sintomo del tempo che cambia, ma stavolta potrebbe essere quella buona.