E’ un rischio ancora lontano e tutto sommato remoto, ma quello del 2082 sarà un incontro ravvicinato importante con un grosso asteroide, che è da considerarsi a tutti gli effetti un osservato speciale. Si chiama 2019 DS1 e passerà molto vicino, a circa 165.000 chilometri.
Tale denominazione deriva dal fatto che è stato scoperto quest’anno, esattamente a febbraio dal Catalina Sky survey. La probabilità d’impatto con la Terra è ancora piuttosto bassa, nell’ordine dell’1,5 per mille, oltre a considerare che vi sarebbe tutto il tempo per studiare contromisure.
Le dimensioni di questo asteroide, tra i 20 e i 40 metri di diametro, e la sua traiettoria pongono infatti un certo allarme. Secondo gli scienziati, un ipotetico impatto potrebbe liberare energia pari a mille Hiroshima, ma è ancora tutto molto incerto.
Secondo gli scienziati dell’Istituto di Astrofisica de Canarias, potrebbe liberare un’energia pari a quella della meteora che devastò 2.000 ettari in Siberia all’inizio del Novecento. L’oggetto potrebbe creare seri danni a livello regionale o su grandi città, ma non costituisce una minaccia planetaria.
Gli effetti che avrebbe se entrasse in atmosfera dipendono peraltro da una serie di fattori, dalla velocità dell’oggetto, attorno ai 10 chilometri al secondo, alta ma non altissima. E dalla traiettoria con la quale entra in atmosfera. Questo influisce sulla quota alla quale libera l’energia.
Per dirla in parole semplici, più in alto (e quindi più lontano) avviene l’esplosione, se dovesse accadere sopra un centro abitato, meno danni ne deriverebbero. La speranza è quella di escludere la probabilità di impatto, altrimenti sarebbe un caso classico sul quale esercitarsi in vista dell’incontro nel 2082.