Il settembre 2008 sarà annoverato come il più caldo dell’ultimo secolo in un ampio settore della Penisola Antartica e delle isole subantartiche. Valori medi mensili eccezionali, se rapportati alle normali, hanno caratterizzato quelle che sono le basi più antiche dell’intero continente, quelle cioè dove l’archivio meteorologico è più esteso nel tempo. Il dato più sorprendente, e quello che giustifica l’affermazione iniziale, proviene da Orcadas; la sintesi seguente, che ordina in senso decrescente gli episodi più caldi di settembre, offre già una prima idea della singolarità dell’evento (tra parentesi, lo scostamento 2008 dalla normale):
2008 -0,9 °C (+5,2 °C)
1984 -1,4 °C
1985 -1,6 °C
1962 -1,8 °C
1994 -1,9 °C
Al di là di ogni commento tuttavia, è il grafico a fornire il quadro più chiaro della situazione; come infatti si può notare, le medie risalgono al 1903: si tratta di 106 anni ininterrotti, dove il 2008 spicca quale apice d’un trend di riscaldamento molto pronunciato. Ma settembre ha fatto segnare record storici ovunque, in un’area circostante il Passaggio di Drake: a Bellingshausen la media ha toccato i -1,3 °C (+3,0 °C sulla normale; precedente -1,4 °C nel 1984), a Esperanza 0,0 °C (+7,0 °C; precedente -1,3 °C nel 1984), a Rothera -2,0 °C (+6,5 °C; precedenti -3,8 °C nel 1970 e 1984); lo scostamento più clamoroso è però quello di Marambio, dove la media di -1,5 °C ha fatto registrare +9,2 °C rispetto alla norma (record precedente: -3,9 °C nel 1984).
I meccanismi di riscaldamento della Penisola Antartica (si noti l’omogeneità dei caratteri climatici emergente dal sincronismo del record precedente: in tutti i casi risaliva al 1984 e tutte le basi lo hanno battuto nel 2008) sono tra i più conosciuti e varie volte sono stati discussi (si veda www.meteogiornale.it/news/read.php?id=10835 coi relativi riferimenti): essi provocano una sorta di risposta in senso contrario in altre aree del continente. Non fa testo il lembo estremo della costa occidentale, dove Neumayer ha pur sempre vissuto il settembre più freddo della sua storia (www.meteogiornale.it/news/read.php?id=18738): questo appare infatti come un fenomeno locale, testimoniato dagli andamenti di Halley (-26,7 °C), rimasta nella norma, e di Novolazarevskaya (-15,5 °C), scostatasi di +1,4 °C. È lungo la costa orientale invece, che si rinviene una zona molto fredda. Emblematico il caso di Davis, dove le medie di agosto (-22,6 °C con scarto dalla norma di -5,3 °C) e settembre (-20,6 °C e scarto di -4,2 °C) sono state le più basse dal 1982; il panorama si completa con Mawson (-1,1 °C sulla norma di settembre) e Mirny (-1,8 °C). Va a questo punto chiarito che le basi Mawson e Mirny sono separate da circa 1.300 km di costa (Davis sta in posizione mediana), occupando quindi una superficie geografica comparabile con quella della Penisola Antartica e degli arcipelaghi delle Shetland Australi (dove sorge la base Bellingshausen) e delle Orcadi Australi (Orcadas).