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Penetrazione depressionaria, segue un respiro anticiclonico oceanico

di Mauro Meloni
14 Lug 2008 - 21:32
in Senza categoria
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L'immagine dal Satellite mostra l'impulso instabile interessare ancora l'angolo nord-orientale della Penisola. Seguono ampie schiarite da ovest, come dimostra la vasta zona di sereno sulla Francia, associata all'espansione dell'Alta Pressione oceanica. Copyright 2008 Eumetsat.
L’avvento dell’onda ciclonica di matrice nord-atlantica ha portato maltempo fra il week-end e la giornata di oggi su buona parte delle regioni settentrionali, anche se in queste ore s’intravedono con decisione i segni di un miglioramento sulle zone centro-occidentali, ove è tornato a splendere il sole.

L’Anticiclone afro-mediterraneo non è riuscito a contenere quest’attacco depressionario nord-atlantico, realizzatosi tramite un corposo fronte perturbato in lento transito sull’Europa Centro-Occidentale. La saccatura è riuscita a sfondare fino alle latitudini alpine, generando un violento contrasto rispetto alle masse d’aria pre-esistenti.

Non sono pertanto mancati fenomeni localmente violenti, distribuiti all’interno di due impulsi instabili, con la seconda ondata di maltempo avvenuta durante la scorsa notte. I temporali sono risultati molto attivi, spesso accompagnati da grandinate non solo su Piemonte e Lombardia, ma anche sul Veneto. Le precipitazioni, localmente abbondanti, hanno creato disagi soprattutto in Valtellina, con riflessi sul livello dei Laghi Lombardi, giunti ai limiti dell’esondazione, come avvenuto a Como.

Inoltre, non è mancato il ritorno della neve sulle Alpi, fino a quote localmente inferiori ai 2500 metri sulle zone centro-occidentali, soprattutto in Valle d’Aosta. La sortita delle correnti fredde nord-atlantiche, accompagnate da un nucleo piuttosto freddo alle quote superiori dell’atmosfera, ha favorito il crollo della quota neve ben sotto il livello dello zero termico.

Dopo il caldo di fine Giugno, questa prima metà di Luglio ha spesso riservato attacchi instabili sul Nord, accompagnati da fenomenologia di violenza localmente inusitata, localmente esaltati dall’alto contenuto d’umidità presente in quest’estate in Val Padana, grazie alle abbondanti piogge primaverili. Per approfondimenti sui fenomeni estremi dell’ultimo periodo, consigliamo la lettura del seguente editoriale: https://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=18280

L’instabilità è in rapida attenuazione nelle ultime ore, mentre stamane diffuse precipitazioni temporalesche insistevano ancora su buona parte della Val Padana centro-orientale, sulla Liguria di Levante ed Alta Toscana.

Come si può scorgere dall’immagine del Satellite, da questo pomeriggio i rasserenamenti hanno guadagnato terreno lungo buona parte della Pianura Padana Centro-Occidentale. L’afflusso di correnti settentrionali, in discesa dalle Alpi, sta portando cieli sereni e clima secchissimo su Piemonte e Lombardia, ma non è certo questo il tipico clima estivo di tali zone.

Il cambiamento è risultato ben più marginale finora al Centro-Sud, ove solo in queste ore inizia a farsi sentire l’afflusso d’aria più fresca, associato al transito della saccatura lungo le zone alpine. Sulle estreme regioni meridionali insiste un flusso ben più caldo, in particolare sul tacco dello Stivale, con punte massime di temperatura oltre i 35 gradi.

I rasserenamenti in avanzamento da ovest non sono altro che l’effetto di una rimonta anticiclonica oceanica in arrivo dalla Francia, che porterà una temporanea ristabilizzazione delle condizioni meteorologiche, al seguito di questa sferzata di correnti fresche in discesa lungo il bordo orientale della stessa struttura altopressoria.

Si annuncia solo una tregua di bel tempo, in quanto già da metà settimana si faranno sentire nuovi disturbi derivanti da un nuovo abbassamento di latitudine del flusso atlantico, in scorrimento sull’Europa Continentale. Disturbi instabili giungeranno anche da ovest, ove una debole circolazione ciclonica iberica sarà agganciata dalla corda ondulatoria delle correnti atlantiche.

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