C’è sempre un gran movimento circolatorio sopra i cieli europei.
Oggi, oltre a spiccare la strenua battaglia pressionaria condotta al largo della Groenlandia tra il vortice ciclonico a 976 hPa e la risalita anticiclonica atlantica a 1022 hPa, l’attenzione viene rivolta al minaccioso pozzo barico posto al largo della Bretagna.
Questo, a 977 hPa, si avvicina minaccioso alle coste continentali divenendo il principale propulsore del veemente attacco frontale avviato nei confronti delle Alpi occidentali.
L’Italia si mostra sgombra da quella fastidiosa copertura depressionaria dei giorni scorsi. Quest’ultima (1001 hPa), dopo aver attraversato velocemente il nostro Paese, punta a testa bassa contro la muraglia anticiclonica russa in apparente difficoltà ed in fase di ritirata.
L’interessante sviluppo del vortice depressionario atlantico si può osservare in tutta la sua struttura sul margine occidentale dell’immagine satellitare odierna. Le nubi basse e cariche di pioggia che formano il braccio occlusivo, disteso dal cuore ciclonico sino allo Stretto della Manica, dispensano piogge abbondanti sulla Gran Bretagna e Benelux.
Ad esso segue l’inarcata struttura del fronte freddo che, con le sue nubi più brillanti e più fredde, si adagia sopra la Savoia bussando alle porte italiane. L’impulso freddo profuso da questo nuovo attacco atlantico è testimoniato dall’esercito cumulonembico sospinto di gran lena dai venti gelidi groenlandesi insinuato alle spalle del vortice ciclonico sopraccitato.
L’Italia osserva il suo ex inquilino depressionario spostarsi verso i Paesi dell’Est e puntare verso il regno anticiclonico russo. Un attacco al suo dominio viene apportato anche dalle nubi gelide scandinave prossime ad offuscare tutto il Mar Baltico.