Da settimane vige un contesto prettamente anticiclonico. Un sistema stabilizzante esteso dal Mediterraneo all’Europa, garante di tempo stabile e soleggiato. In tal contesto il flusso oceanico è stato costretto a migrare a latitudini polari, raffreddandosi sensibilmente e ridiscendendo sui settori orientali del continente. In seno a tali movimenti, lo scorso week end ha proposto una delle maggiori ondate di gelo, per intensità, che abbiano mai investito la Grecia.
Parte di quell’aria gelida, proveniente dall’Artico russo, è affluita sulle nostre regioni, determinando un’altrettanto intensa quanto repentina ondata di gelo. Sintomi che poi sono risultati visibili sino alla giornata di ieri, con temperature minime che si attestavano diffusamente di parecchi gradi al di sotto dello zero.
Ora, invece, siamo in vista di un temporaneo cambio circolatorio, che potrebbe poi intensificarsi ad inizio del mese di marzo. Nel corso delle ultime 72 ore nuvolosità più o meno compatta si è affacciata verso i bacini occidentali, annessa ad ampia figura ciclonica, in quota, isolatasi tra penisola iberica e nord Africa. Il merito di tal flusso umido è stato quello di erodere il bordo occidentale anticiclonico, consentendo così ad una debole perturbazione atlantica di insinuarsi sull’Europa occidentale.
Se osserviamo difatti la mappa MTG-GFS alle ore 18Z della giornata odierna, quota di riferimento 500 hPa, notiamo un graduale calo dei geopotenziali tra settori occidentali europei e Mediterraneo centrale. Dai 560 dam appena a nord dell’arco alpino, ai 560 dam delle coste nord africane. E’ vero che al suolo avremo valori medi tra 1020 e 1025 hPa, ma l’afflusso di aria umida in quota porterà sia un aumento della nuvolosità che l’avvento di nuclei precipitativi.
Passando all’analisi delle mappe concernenti le piogge, con l’ausilio del modello ad alta risoluzione elaborato dal MTG (WRF MTG-LAM), vediamo come già dalla serata odierna le prime precipitazioni abborderanno la Sardegna centro meridionale. Dovrebbe trattarsi si piogge diffuse, non certo di intensità rilevante, ma i cumulati relativi alle 3 ore precedenti (rispetto a quella di riferimento) potrebbe raggiungere i 5-10 mm tra Golfo di Oristano e coste sud occidentali. Evidente inoltre come i fenomeni vadano estendendosi gradualmente al Tirreno centro meridionali, in direzione di Campania, Basilicata e Sicilia.
Tra la mattinata di domani e le prime ore del pomeriggio ecco che i fenomeni dovrebbero poi trasferirsi alle regioni meridionali. La mappa che vi mostriamo, sempre su base MTG-LAM, è riferibile alle ore 12Z di domani appunto. Oltre al parametro piogge viene visualizzata anche la pressione sul livello del mare. Interessante evidenziare come in prossimità delle coste campane si avvicini un nucleo pari a 1020 hPa, mentre sul resto della penisola i valori pressori saranno compresi tra i 1022 e i 1026 hPa. Un nucleo a cui faranno seguito precipitazioni a carattere sparso, che dalle coste campane andranno estendendosi a quelle lucane. Volgendo poi lo sguardo verso l’angolo in basso a destra della mappa possiamo identificare altri fenomeni, diretti tra la Calabria ionica e la penisola salentina. Piogge non di certo eclatanti, ma che potrebbero dar vita a qualche isolato rovescio con accumuli tra i 5 e i 10 mm in tre ore.
Visibili inoltre altri deboli piovaschi interessare l’estremo sud della Sardegna, mentre qualche fenomeno dovrebbe raggiungere anche il nordovest della Sicilia. Sul resto della penisola nubi sparse, a tratti intense, ma assenza di fenomeni significativi.