L’Alta Pressione ci sta lasciando, o meglio, sta subendo una netta contrazione. La causa principale, forse sarebbe meglio definirla l’unica, è ascrivibile ai crescenti apporti d’aria umida di provenienza iberica. Da giorni assistiamo alla genesi di enormi celle temporalesche a ridosso della Spagna orientale, in grado successivamente di estendersi in direzione nordest raggiungendo la Costa Azzurra, le Alpi occidentali e la Liguria.
Oggi, invece, la massa d’aria è penetrata maggiormente sui nostri mari di ponente e sta provocando un peggioramento su Toscana, ovest Emilia e Levante Ligure. Nell’immagine satellitare, semplicemente osservandola, siamo in grado di identificare facilmente quello che in gergo chiamiamo “groppo temporalesco”. E’ un cenno di come l’instabilità sia stata e sia una prerogativa dell’ultimo mese (e volendo ci si potrebbe inserire l’estate intera, o quasi).
Cosa attenderci dalle prossime ore? Beh, senz’altro un maggiore coinvolgimento delle regioni Centrali, dell’Emilia Romagna, del Levante Ligure e in misura minore del Nordest. Quasi tutta l’area del Centro Italia, chi prima chi dopo, dovrò fronteggiare temporali spesso violenti, associati a grandinate e colpi di vento. Sussiste anche la possibilità di locali nubifragi.
Acquazzoni pomeridiani sono attesi in Sardegna, specie nelle interne orientali, così come non mancherà occasione per dei rovesci su est Lombardia e Ponente Ligure. Regioni del Sud e Sicilia rimarranno in attesa e splenderà il sole, salvo velature in transito qua e là a partire da ovest. Segnaliamo, per concludere, un calo delle temperature massime nelle zone colpite dalle precipitazioni, i venti tenderanno a rinforzare di Bora sul Nordest e da Ponente sulla Sardegna.