Il bollettino della giornata odierna racconta di condizioni meteo abbastanza proibitive su molte zone della Penisola. Per approfondimenti sui principali eventi accaduti in giornata, suggeriamo la lettura dello Speciale Maltempo, a cura di Andrea Meloni: https://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=17629
La penetrazione diretta della saccatura artica sul nostro Paese ha portato, come nelle attese, la fase più cruenta per quanto concerne il freddo, il quale oggi si è rapidamente propagato anche verso le regioni meridionali, ove il cambiamento rispetto a ieri è stato decisamente brusco.
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Su alcune località costiere di Sicilia, Calabria e Puglia ieri si poteva persino prendere il sole con temperature anche in qualche caso superiori ai 20 gradi, mentre lo scenario odierno ha portato nubi, piogge ed anche la neve in montagna.
Si è trattato delle festività pasquali generalmente più fredde dell’ultimo decennio, coincise peraltro in questo 2008 con un forte anticipo sul calendario rispetto alla norma. In ogni caso, le condizioni meteo di questa Pasquetta, giornata solitamente scelta per le uscite fuori città all’aria aperta, sono state quasi ovunque sfavorevoli, tra precipitazioni, vento e temperature basse.
Solo la Val Padana centro-occidentale è stata baciata da un bel sole, con condizioni termiche piuttosto gradevoli. I 14 gradi di Milano, i 13 di Piacenza e Bergamo non rappresentano infatti temperature sotto la media per l’ultima decade di marzo.
Per i pochi temerari che hanno scelto di non rinunciare alla gita fuori porta, v’invitiamo a raccontarci com’è stato il tempo dalle vostre parti e se vi siete dovuti imbattere in qualche temporale, grandinata o improvvisa nevicata.
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Questo “colpo di coda” dell’inverno era stato annunciato da tempo, fin da oltre una settimana prima dell’evento. Le analisi modellistiche stavolta non hanno mostrato grosse oscillazioni, ribadendo giorno dopo giorno uno schema barico che si è poi tutto sommato realizzato.
Quest’imponente discesa d’aria instabile artico-marittima ha trovato sfogo verso l’Europa e fin sul Mediterraneo Centro-Occidentale, grazie al ponte anticiclonico in aperto Atlantico che, slanciato verso nord, ha accentuato questa dinamica risposta fredda meridiana.
Ben diversa la situazione più ad est sul Mediterraneo, ove si è avuta la risalita contrastante di masse d’aria molto calde dall’entroterra nord-africano. Si sono avuti una serie imponente d’eccessi climatici, con caldo record fra Africa nord-orientale e Medio Oriente. Un’ondata di caldo davvero pesante, che segue un inverno invece piuttosto rigido e con frequenti incursioni fredde.
L’ondata di freddo sul nostro Paese è attesa in graduale attenuazione fin dalla giornata di domani: il corridoio anticiclonico non regge più e pian piano vi è l’intrusione sull’Europa Occidentale di aria più temperata atlantica.
L’Anticiclone delle Azzorre spinge così lentamente lungo i paralleli, verso la Penisola Iberica. Questa dinamica determinerà la lenta traslazione ad est della saccatura artica, con conseguente aria più tiepida in arrivo dal Mediterraneo Occidentale.
Proseguirà ancora la discesa di masse d’aria artiche in quota per il brevissimo periodo, le quali però impatteranno contro il muro alpino, senza più riuscire ad entrare efficacemente attraverso Valle del Rodano.
Per il momento, l’Anticiclone delle Azzorre non appare intenzionato a spingere con decisione verso il bacino centro-occidentale del Mediterraneo. Per questo motivo le condizioni meteo guariranno lentamente e, soprattutto, a metà settimana riuscirà a sopraggiungere un’ondulazione ciclonica di matrice atlantica, determinando un rapido passaggio perturbato lungo tutta la Penisola.
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