Dunque, come già si diceva nell’ultima analisi della proiezione dell’indice NAO, questa è vista in netta controtendenza sul medio-lungo termine, unitamente alla proiezione della AO (artic oscillation) anch’essa vista portarsi su valori negativi sul medio-lungo.
Tutto ciò cosa comporterà?
Prima di tutto comporterà un “drastico” cambiamento, drastico inteso nel senso che si passerà da una fase molto poco dinamica, quasi “bloccata” e piuttosto statica, ad una fase molto dinamica e vivace e che sarà caratterizzata da 3 “elementi chiave”:
1) l’hp atlantico e le sua “propensione” ad uno sviluppo meridiano
2) il vortice polare e la sua potenza e capacita di lanciare sue profonde saccature verso l’europa centro-meridionale
3) un hp sull’alta Russia
Questi “elementi chiave” costituiscono nello stesso tempo delle vere e proprie incognite sul futuro appena più lungo (medio termine) e sul lungo termine;
da giorni infatti le quattro emissioni giornaliere del modello americano GFS, ci propongono già nelle prox 24 h, un vortice polare a nord della Norvegia dai valori barici e di gpt incredibilmente bassi: 955 hpa!!… un valore barico non comune neanche al vortice d’Islanda che, notoriamente, porta con sé valori barici assai più bassi di quelli del vortice polare;
sempre da giorni anche sul medio/lungo termine (22/23 dicembre), sempre GFS ci ri-propone tali bassissimi valori barici del VP fra Islanda e coste norvegesi e fino a 945/950 hpa!!… come se un vero e proprio “pezzo di polo” si trasferisse e si splittasse da quelle parti!…
Unitamente a ciò i vari run gfs, ci fanno vedere ora un hp atlantico in forte propensione meridiana, ora più spanciato, ora un hp termico sull’alta Russia in poderoso rafforzamento, ora il medesimo hp assai meno forte e possente…..
Tutto questo, capite bene, comporta un’enorme difficoltà previsionale in tendenza, sul medio/lungo periodo, anche se bisogna tenere presente che gpt e valori barici così incredibilmente bassi presenti sul comparto nord europeo, possono costituire una vera e propria “spada di Damocle” per il vecchio continente, unitamente a un hp dinamico di “spalla” e un hp termico sull’alta Russia.
Un futuro previsionale dunque piuttosto complesso ma che mostra in sé dei segnali piuttosto “forti” per possibili caratterizzazioni “eclatanti” della stagione invernale appena cominciata.