Ci siamo appena lasciati il secondo mese d’autunno, che è stato all’insegna di condizioni climatiche prevalentemente fresche in un’ampia porzione del Continente. Tale contesto si è venuto a creare per irruzioni fredde nordiche o orientali e la contestuale assenza di perturbazioni atlantiche. Gli anticicloni si sono infatti venuti spesso a posizionare in modo anomalo sulla Penisola Scandinava, con lunghi fasi di blocco per le correnti atlantiche. Viceversa correnti artiche sono scese a più riprese sulla Russia, per poi dilagare a tratti sul cuore dell’Europa.
La mappa in basso consente di focalizzare meglio il dettaglio delle anomalie termiche rispetto al periodo trentennale 1981-2010: gran freddo in Russia (scarti inferiori ai 3 gradi) ed alle medie latitudini europee, mentre le temperature sono state un po’ superiori al normale sulle nazioni più settentrionali del Continente e parte del Mediterraneo. Per quel che riguarda l’Italia possiamo osservare un andamento mensile prossimo alle medie, con prevalenti lievi anomalie negative al Centro-Nord e di segno opposto al Sud e sulle due Isole Maggiori.