Non si vuole con questo titolo chiamare l’inverno alla “resa dei conti”, non ne ha bisogno di certo, il suo “clamore negativo” lo ha già ben evidenziato nei mesi scorsi. Ma solo cercare di salvare la sua faccia con onore e dignità.
Inutile raccontare il passato, oramai questo appartiene alla “cronaca” meteo, ma tentare di trovare una soluzione, molto chiara, a questo “rebus infinito”.
L’Hp delle Azzorre, dopo tante umiliazioni, avrà, meglio troverà il giusto varco per potersi imporre alla “prepotenza” dei “cicloni”?
Sembra che questa possibilità, non prima dell’ultima decade del mese in corso, possa trovare un suo reale riscontro. Anche se il modello delle ECMWG, configurazione barica al suolo, mostra delle enumerazioni quantistiche quantomeno instabili, sembra, di contro, che nella lettura dei 50 membri ENS, esso trovi la giusta dimensione per una fase in “controtendenza”.
Controtendenza…. appunto controtendenza….
Parola pronunziata infinite volte ed il cui significato meteo sta nel “rompere/interrompere”.
Di questo abbiamo bisogno. Chiamare alla resa dei conti questa fase di “perseveranza” che si è spinta ogni oltre limite e che non vuol recedere, al momento, di alcun millimetro.
Però qualcosa si sta muovendo, non solo essa è evidenziata dal modello di Reading, ma anche dal diagramma termico GFS (mi sembra molto positivo ed in costante miglioramento).
In ogni caso, tornando appunto alla “controtendenza”, dobbiamo sottolineare che questo processo fisico può manifestarsi in un lasso temporale relativamente breve, sconvolgendo ogni “dogma” passato ed instaurare una perseveranza “contraria” molto forte e persistente. Un lungo periodo con temperature ben sotto alla norma (non cito nessuna annata “storica” perché sarebbe non serio). Seconda istanza: questo processo si compie in un periodo molto più lungo, contrassegnato da segnali non chiarissimi, ma pur sempre verso una direzione, che tuttavia non aggiungono molto, incidono molto, sull’andamento medio dell’inverno.
In cuor mio e come si sono verificati dei casi in passato, fasi in netta controtendenza, credo più nella prima ipotesi, ma non si possono concedere altre “deroghe” alla natura. Non adoro il freddo a marzo o ad aprile…