Europa ancora sotto scacco dell’Africano L’ondata fresca nord-atlantica si fa sempre più incombente, ma ancora l’anticiclone africano sta facendo valere tutta la sua stoffa. Perde terreno la calura sulle nazioni dell’Europa Occidentale: non si sono più misurati i picchi estremi di lunedì, anche se le temperature si sono confermate molto elevate sui settori centro-orientali della Francia e sulla parte meridionale della Penisola Iberica, con punte che in diverse località hanno sfiorato o raggiunto i 38 gradi.
La bolla calda, costretta a traslare verso est per la spinta dell’onda depressionaria atlantica, si è così andata rinvigorendo sul Centro Europa, soprattutto in Germania ove in qualche zona si sono addirittura superati i 35 gradi. Caldo estremo anche sulle nazioni alpine, dove già lunedì si erano misurati livelli da record soprattutto in alta quota: non è certo cosa di tutti i giorni vedere diverse località svizzere, fra cui Basilea e Sion, sfiorare picchi di 35 gradi.
Questo clima infuocato contribuisce a fornire notevole energia per i temporali che si stanno sviluppando con forza lungo la fascia nella quale vengono a configgere gli spifferi d’aria fresca atlantica con l’aria sub-tropicale. In questo frangente appaiono davvero consistenti le aree temporalesche che stanno martellando l’Inghilterra orientale, compresa Londra, ma anche la Francia nord-orientale ed il Belgio. Il sistema temporalesco si insinuerà ancor più verso est-sud/est, non appena il fronte d’aria fresca farà irruzione sulla Francia.