L’evoluzione generale
Osservando le carte di previsione possiamo valutare con attenzione i movimenti delle varie figure meteorologiche disposte sullo scacchiere Europeo e l’elemento fondamentale che si coglie (ma non è più una novità) risiede in un’alta pressione delle Azzorre sempre sbilanciata verso Ovest, in pieno Oceano Atlantico.
E dopo una fase molto calda che ci interesserà nei prossimi giorni, ecco che gli ultimi giorni del mese sembrano volerci portare buone nuove, ma sostanzialmente rimarcanti un andamento climatico dominato dai soliti movimenti Sud-Nord, Nord-Sud delle correnti d’aria.
Il tempo previsto in Europa e sull’Italia
Ecco quindi che per i primi giorni del mese di agosto si scorge un’alta pressione delle Azzorre spingersi nuovamente verso Nord, portando il suo nucleo principale in prossimità della Gran Bretagna. Chiaro allora che ciò si tradurrebbe in miglioramento del tempo proprio sull’Inghilterra, la Francia occidentale e, tante per non smentirci, la martoriata Penisola Iberica.
Tale movimento porterà le masse d’aria più fresche ed instabili in direzione dell’Europa Centrale, dove una nuova ondulazione del getto d’aria principale darebbe vita allo scorrimento verso Sud di tali correnti. Il risultato? Presto detto, nuova instabilità e temperature in diminuzione dalla Danimarca verso il nostro arco Alpino.
Il bel tempo seguiterebbe invece a permanere sui Balcani, la Grecia la Turchia, dove tra l’altro farebbe molto caldo. Discorso simile per la Russia, dove agirebbe un vasto campo di alta pressione anche se disturbato saltuariamente da insidiose perturbazioni in quota foriere di instabilità crescente.
Veniamo all’Italia. Dopo la fase calda che prenderà vita la prossima settimana possiamo pertanto attenderci una nuova fase più fresca, attivata ancora una volta da correnti Nord occidentali, protagoniste indiscusse di questa nuova stagione estiva. Ma dobbiamo prestare attenzione alla profondità e la direzione dell’ondulazione citata poco sopra, perché da tali elementi dipenderanno le sorti meteorologiche della nostra Penisola. Certo è che il caldo precedente darà energia sufficiente allo sviluppo di nuovi violenti temporali che potrebbero interessare il Centro Nord.
In conclusione
Come dissi qualche tempo fa, sembra non esserci pace per l’atmosfera, certamente ben lungi dall’essere stabile. E dopo una nuova fase calda, la più intensa del 2005, prepariamoci poi ad un nuovo ridimensionamento termico verso il basso. Il che non può certo far che piacere dopo le alte temperature previste nei prossimi giorni.