Nubifragi e cosiddette bombe d’acqua possono talvolta avere conseguenze tragiche. Questo è quanto accaduto in Calabria sul Massiccio del Pollino nella zona delle Gole del Raganello, dove numerosi escursionisti sono stati travolti dall’improvvisa piena del torrente che non ha lasciato scampo.
Le vittime sarebbero dieci, mentre è stata smentita la notizia d’ulteriori dispersi. Alcune vittime sono state trascinate fino a 5 chilometri di distanza dalla zona dove il gruppo è stato sorpreso dalla piena. 23 sono le persone salvate tra cui anche dei bambini.
I superstiti parlano di un boato, seguito da un muro di acqua e fango di una forza spaventosa che ha trascinato via tutto. Secondo quanto riferito dalla Prefettura, le persone rimaste coinvolte nell’ondata di piena facevano parte di due gruppi di 18 persone per un totale di 36.
Il gruppo di persone è stato sorpreso dall’onda di piena, con la forza dell’acqua alimentata da un potente temporale abbattutosi nella zona sui rilievi. La Calabria è fra quelle regioni interessate da instabilità marcata, con improvvisi violenti acquazzoni nelle ore più calde sulle aree interne e montuose.
Il maltempo è stato quindi direttamente responsabile di questa tragedia e ci si chiede come mai gli escursionisti fossero lì nonostante le condizioni meteo a rischio. La procura di Castrovillari ha aperto un fascicolo, ancora contro ignoti, per omicidio colposo, lesioni colpose, inondazione e omissione d’atti d’ufficio.