La perturbazione in transito al Sud si appresta a spalancare le porte all’autunno, quello vero: dopo una sostanziale e temporanea fase di stallo, le prime piovose perturbazioni atlantiche sembrano voler ingranare con l’Italia nel mirino. La lancetta del barometro crollerà verso il brutto tempo, ma in attesa delle vicende perturbate della prossima settimana facciamo un po’ d’ordine partendo dallo scenario attuale, che vede le regioni meridionali coinvolte da un’area instabile mediterranea, intrisa di temporali.
Nel fine settimana il maltempo lascerà il posto ad un miglioramento al Sud, ma in generale sull’Italia dominerà un regime di parziale variabilità: il cuore dell’alta pressione rimarrà sempre troppo sul Nord Europa, permettendo pertanto ad infiltrazioni instabili, legate ad una saccatura quasi stazionaria sull’Europa Orientale, di penetrare fin su parte delle nostre regioni, con occasioni favorevoli ad acquazzoni specie in montagna.
L’autunno incombe e nella prossima settimana le condizioni meteo volgeranno ancor più al peggio: il flebile corridoio che unisce la porzione azzorriana dell’anticiclone con la cellula isolatasi sulla Scandinavia si andrà a sgretolare, per la progressiva spinta verso levante di una saccatura atlantica. L’inserimento dell’affondo perturbato troverà un varco proprio fra l’anticiclone atlantico e quello scandinavo, raggiungendo così le Isole Britanniche, l’Europa Occidentale per puntare dritto sul Mediterraneo.
La mappa in basso mostra la situazione barica prevista fra martedì 7 e mercoledì 8: la formazione di una probabile area depressionaria secondaria sul Mediterraneo (tra il Golfo del Leone, il Mare di Corsica ed il Mar del Ligure) esalterà gli effetti del peggioramento atteso sull’Italia, con gran parte del Centro-Nord che finirà rapidamente sott’acqua. Come sempre capita con questo tipo di peggioramenti, saranno le regioni del Nord-Ovest e quelle del medio-alto versante tirrenico più esposte alla fenomenologia. L’assalto perturbato verrà arginato al Sud almeno temporaneamente, per il concomitante richiamo di un’avvezione calda nord-africana.