Odile è diventato un potente uragano di categoria 4, con venti sino a 135 mph (217 km/h) e una pressione stimata in 941 hPa. L’immagine, splendida, che vedrete di seguito è stata acquisita dal sensore VIIRS del satellite Suomi NPP lo scorso 14 settembre.
Secondo il National Hurricane Center della Florida, il “Grande Uragano Odile” ha investito Cabo San Lucas alle 04:45 UTC del 15 settembre, con una intensità di 110 KT, venti sostenuti di 200 chilometri all’ora ovvero appena al di sotto della soglia necessaria per la classificazione come uragano di categoria 4. Ciò non toglie che Odile sia diventato l’uragano più intenso che ha colpito la Bassa California del Sud quasi a pari merito al grande uragano Olivia dell’ottobre 1967.
Per quanto riguarda Edouard, invece, ieri ha raggiunto la categoria 3 della scala Saffir Simpson, con venti massimi di 115 mph, (185 km/h) e una pressione in corrispondenza del minimo stimata in 955 hPa. Ciò ha fatto sì che sia diventato il primo “grande uragano” dopo Sandy (nel 2012).
E’stato in grado di tenere questa categoria solo per alcune ore a causa delle condizioni non favorevoli nel tragitto che lo sta conducendo verso le Azzorre. Le acque superficiali più fredde e un aumento significativo del windshare ne hanno indebolito la struttura. Ciò nonostante, nelle ultime ore, Edouard sembra stia resistendo ed anzi, che se fugacemente pare si stia nuovamente rafforzando. L’uragano è ancora in movimento su acque più calde del normale, come si evince dalla figura successiva, ma presto transiterà in acque più fredde e di conseguenza dovrebbe riprendere a indebolirsi.