A sostenerlo è il ricercatore dell’IGB, Jens Nejstgaard, a capo di un nuovo progetto finanziato dall’Unione Europea. Gli studiosi di entrambe le discipline stanno costruendo una rete integrata, internazionale, delle infrastrutture sperimentali. Lo scopo principale è quello di migliorare significativamente la qualità dei dati sperimentali per tutti i sistemi idrici.
“Vogliamo coordinare meglio i grandi progetti internazionali di ricerca sperimentale, svilupparli insieme e connettere le acque dolci e marine in un ambito di collaborazione interdisciplinare,” afferma Jens Nejstgaard.
I mesocosmo sono contenitori di acqua, compresi gli organismi naturali in essi contenuti. In questo modo si possono testare gli effetti di fattori di stress individuali e combinati su interi ecosistemi per periodo da più settimane ad anni interi.
Nell’ambito del progetto AQUACOSM i ricercatori esamineranno come i diversi ecosistemi acquatici reagiscono agli impatti ambientali causati dal cambiamento climatico globale e dalla crescente pressione da parte dell’uomo. “L’impatto di questi fattori di stress può variare notevolmente a seconda degli ecosistemi e della stagione”, sottolinea Nejstgaard. Pertanto, devono essere studiati in diverse regioni climatiche e geografiche, usando mesocosmo e metodi di misurazione comparabili. AQUACOSM fornirà le infrastrutture di ricerca necessarie per la ricerca sperimentale in un’ampia gamma di diversi tipi di acque europee.