Un nuovo affondo del vortice polare ha provocato un brusco peggioramento del tempo tra la nottata e la mattinata odierna al centro ed al sud. Durante la giornata di ieri l’arrivo dell’aria fredda dalla valle del Rodano ha dato luogo ad addensamenti che durante la nottata hanno interessato anche il nord. Tuttavia ancora una volta la posizione non sufficientemente occidentale occupata dalla struttura di bassa pressione, non è stata sufficiente a provocare un peggioramento diffuso del tempo al settentrione.
La situazione barica di oggi è dominata dalla presenza di una profonda struttura di bassa pressione collocata con il proprio minimo nel basso Tirreno. Il minimo in questione, generato dalla reazione del Mediterraneo ad una discesa piuttosto massiccia di aria fredda in quota si presenta molto profondo. Presenta attualmente un minimo di circa 988 hpa, ma sarà destinato ad approfondirsi ulteriormente nelle prossime ore, sino a raggiungere un picco di intensità tra questa sera e la prima mattinata di domani, quando i valori al suo interno sfioreranno i 980 hPa.
L’anticiclone presente in atlantico rimane in un contesto più marginale e maggiormente “defilato” rispetto all’ultima irruzione di aria fredda, relativa all’ultima decade di gennaio. Tuttavia la sua posizione ancora una volta è risultata scomoda per gran parte del nord, che durante la giornata di ieri è stato investito da correnti secche di favonio, che si sono diffuse sino alla bassa pianura. L’ingresso dell’aria fredda ed instabile a 500hpa dalla valle del Rodano, avvenuta a partire dal pomeriggio di ieri, non è stata sufficiente per innescare alcun fenomeno di sorta se non un temporaneo aumento delle nubi. Durante la nottata l’asse di saccatura è transitato isolando il minimo al centro sud ed al settentrione sono tornate a prevalere correnti da nord NW molto secche.
Il minimo di bassa pressione tende a spostarsi molto rapidamente verso est, ed entro la serata odierna e la prima parte della nottata lo ritroveremo collocato nel basso adriatico sulla Puglia, in fase di ulteriore approfondimento. Gli addensamenti maggiori sono attualmente collocati sul mar Adriatico centrale e meridionale, comprese le coste. Ma tutta l’Italia centrale e meridionale si trova sotto le nubi, anche se al momento i menomi più intensi sono concentrati soprattutto in appennino e sul versante adriatico. La quota neve ancora attestata attorno ai 500/700 metri, sino a sfiorare i 1000 all’estremo sud. Nelle prossime ore l’abbassamento dello zero termico, in conseguenza dell’arrivo di altra aria più fredda in quota, farà scendere il limite delle nevicate a quote davvero basse. Localmente la neve potrebbe raggiungere il piano, sul medio e basso Adriatico.
Sul resto d’Europa la situazione si presenta ancora marcatamente instabile, con molte nubi, e poco spazio per eventuali schiarite. Le condizioni di tempo migliore le ritroviamo ancora una volta sulla penisola Iberica, ormai da tre mesi, perennemente interessata dall’anticiclone sull’Atlantico. La sua potenza e la sua influenza nel Mediterraneo e sull’Europa sembra però attenuarsi gradualmente con il passare dei giorni. Tutta la struttura anticiclonica tende infatti a spostarsi sempre più verso ovest, recitando un ruolo gradualmente più passivo nei confronti del continente. Tutto questo potrebbe portare alla discesa di un ampio vortice freddo a partire dalla prossima settimana, ma questa volta con l’obbiettivo di raggiungere l’Europa centro-occidentale, con l’interessamento soprattutto delle regioni settentrionali e centrali. Si tratta ancora di una linea di tendenza, che necessiterà di ulteriori conferme nei prossimi giorni.
L’evoluzione del tempo prevista per domani intanto, vedrà sempre un meridione, ed una parte del centro in “pole” per nubi e fenomeni. Lo spostamento e l’ulteriore approfondimento del minimo depressionario sul basso adriatico infatti, provocherà una persistenza del maltempo sulle regioni meridionali, almeno sino a mercoledì. Ma probabilmente in forma più attenuata anche per i giorni successivi, con spazio per un miglioramento più convinto solo nel fine settimana. Le temperature caleranno ancora di alcuni gradi, specialmente al nord, che sinora ha risentito poco del cambiamento, anche da un punto di vista termico.