La perturbazione dalla Francia (ramo caldo) ha raggiunto le regioni settentrionali, ma si sta rivelando nel complesso meno intensa del previsto: piove in maniera più diffusa del previsto sul Piemonte, a parte la fascia alpina occidentale, Val Sesia e Val d’Ossola. Nell’immediato le piogge proseguiranno a colpire gran parte del Settentrione, più consistenti tra Levante Ligure, Alta Toscana e fascia alpina e prealpina orientale. Queste le precipitazioni attese per le prossime ore secondo il modello ad alta risoluzione, fino alle ore 13.
Nel pomeriggio-sera odierni si dovrà invece prestare attenzione all’evoluzione di un consistente ammasso temporalesco in risalita dalle coste algero-tunisine verso il Lazio, passando per il Tirreno Centrale. Dopo i recenti due nubifragi delle giornate di Martedì e Mercoledì, la Capitale potrebbe essere fra le aree più colpite dall’intenso fronte perturbato proveniente dal Nord Africa, secondo le ultime analisi modelli che hanno sostanzialmente confermato l’entità e la traiettoria. Non mancano delle difformità da parte di altri modelli ad alta risoluzione inizializzati su ECMWF, che intravedono una traiettoria più occidentale della supercella temporalesca, in grado di coinvolgere in misura maggiore la Sardegna Orientale e la Bassa Toscana. Ad ora non si può stabilire quali aree saranno davvero le più coinvolte.
La genesi dell’ammasso convettivo trarrà spunto dalla risalita di un’onda ciclonica secondaria in quota (attualmente inserita sulle coste algerine), sospinta da aria particolarmente mite ed umida nei bassi strati, linfa vitale per sostenere ulteriormente i moti ascensionali convettivi e garantire un’ulteriore accentuazione di tutto il sistema temporalesco nell’intero tragitto fin sulle coste laziali (se trovasse effettiva conferma questa traiettoria), con probabile genesi di un relativo minimo barico fino a livello del suolo. Dalle proiezioni dei modelli GFS ed MTG-LAM si stimano picchi di precipitazione non inferiori agli 80-90 millimetri in pochissime ore.
Uno sguardo all’evoluzione del week-end: si è ampiamente sottolineato della tregua dei fenomeni su gran parte del Paese, per via del temporaneo arretramento verso ovest della struttura depressionaria, in fase d’isolamento sulla Penisola Iberica. Questo darà maggiore enfasi alla risalita di correnti più tiepide meridionali, in seno ad un promontorio altopressorio sub-tropicale maggiormente ravvicinato ed in grado di coinvolgere in misura più diretta il Sud Italia.
L’area ciclonica sull’Iberia tuttavia forzerà per cercare uno spunto verso est, accentuando il richiamo sciroccale sui bassi strati. Per la giornata di domenica appare probabile una ripresa delle precipitazioni sul Nord-Ovest, in particolare sul Piemonte, di natura strettamente orografica a causa dello stau (precipitazioni da sbarramento). L’analisi al suolo fa notare il piccolo “naso anticiclonico” sulla Val Padana, segnale della penetrazione di umide correnti orientali destinate ad impattare (salita forzata) contro lo sbarramento alpino posto ad ovest. Sui versanti alpini esteri svizzeri e francesi si avranno invece correnti discedenti di foehn.