TEMPORALI A RIPETIZIONE – Sta ormai diventando la realtà di quest’estate, che non riesce assolutamente a decollare: ci troviamo ormai nella terza decade di luglio e manca appena una settimana all’inizio di agosto, ma gli spazi per il bel tempo restano piuttosto limitati. Tutto deriva da un contesto barico assai anomalo, che vede l’anticiclone delle Azzorre allungarsi verso nord invece che coricarsi verso il Mediterraneo. Addirittura, il fulcro dell’alta pressione continua a prediligere le aree più settentrionali dell’Europa: ciò depone a favore di una stabilità ed un caldo anomalo del tutto eccezionale per il comparto scandinavo, mentre sul Mediterraneo il bel tempo continua a lasciare a desiderare. La stessa cosa avviene su parte dell’Europa Centro-Meridionale, per l’azione instancabile di una goccia fredda intrappolata sul cuore del Continente ed alimentata da spifferi d’aria fresca in discesa dalla Russia, lungo il bordo orientale dell’anticiclone scandinavo.
ITALIA MARTELLATA DALL’INSTABILITA’ – Come una trottola, il nocciolo ciclonico europeo resta una spina nel fianco, mantenendosi in posizione piuttosto ravvicinata rispetto alla nostra Penisola. Dopo essersi portato sui Balcani, il piccolo vortice ha subito un rimbalzo retrogrado portandosi appena a nord dell’Arco Alpino: inevitabile quindi il ritorno della marcata instabilità, se non a tratti di condizioni di maltempo. La giornata era iniziata con frequenti piogge al Nord, ma i segni dell’atmosfera così instabile si sono manifestate in tutta pienezza a partire da metà giornata, quando il contributo del riscaldamento diurno ha favorito la formazione di numerosi temporali lungo buona parte della dorsale appenninica. Gli acquazzoni sono risultati più diffusi e consistenti sulle regioni centrali, dove hanno facilmente sfondato in direzione delle Adriatiche coinvolgendo alle coste. Solo l’estremo Sud e le due Isole Maggiori hanno potuto godere di bel tempo estivo.
TEMPERATURE IN CRESCITA – Laddove ha prevalso il sole, la colonnina di mercurio ha subito locali aumenti nei valori massimi diurni. Le punte più elevate si sono raggiunte in Sardegna, dove si sono sfiorati i 35 gradi. Un po’ di caldo è atteso anche per i prossimi giorni, nonostante il mantenimento dell’instabilità diurna, più marcata al Nord.